Curiosity ruote sol 411

Curiosity  Sol 411 MAHLI
"Courtesy NASA/JPL-Caltech." processing 2di7 & titanio44

Alcune tra ultime immagini, scattate dal MAHLI, pubblicate sul sito ufficiale della missione Mars Science Laboratory hanno riservato una piccola sorpresa, anzi tre.

La ruota posteriore sinistra del rovver sembra rimanere un po' sollevata da terra, posizionata su una piccola roccia; la ruota anteriore sinistra mostra un evidente strappo ma anche la ruota centrale sinistra sembra non essere esente da forature.

Il lato destro del rover pare in condizioni leggermente migliori: sono visibili evidenti ammaccature ma, a quanto pare, nessun foro.

Piccoli segni sulle ruote sono apparsi fin dai primi sol della missione: d'altra parte le ruote di alluminio, di 50 centimetri di diametro, di Curiosity devono sopportare un peso considerevole mentre rotolano sul suolo marziano sconnesso: un peso complessivo di 899 chilogrammi (che su Marte diventa circa 339 chilogrammi), pari a circa 150 chilogrammi per ruota (SPIRIT, OPPORTUNITY, CURIOSITY: TRACCE A CONFRONTO SUL SUOLO MARZIANO)

A quanto pare, su due ruote soprattutto, "punzonature" più evidenti sono riuscite a bucare completamente lo spessore, creando decisamente un brutto effetto, simile ad una latta aperta.
La diversa risposta tra il lato destro e sinistro del rover potrebbe, invece, dipendere dal movimento del braccio robotico o dalla diversa distribuzione della strumentazione di bordo.

 Curiosity 0411MH0262000000E1_DXXX

Curiosity 0411MH0262000000E1_DXXX
"Courtesy NASA/JPL-Caltech." processing 2di7 & titanio44

Curiosity 0411MH0262000000E1_DXXX detail wheel crack

Curiosity 0411MH0262000000E1_DXXX detail wheel crack
"Courtesy NASA/JPL-Caltech." processing 2di7 & titanio44

0411MH0264000000E1_DXXX wheel crack detail

0411MH0264000000E1_DXXX wheel crack detail
"Courtesy NASA/JPL-Caltech." processing 2di7 & titanio44

Tuttavia, la situazione non preoccupa affatto: le ruote del rover sono state ampiamente testate sui bachi prova del JPL e non è certo un piccolo foro a comprometterne la funzionalità.
D'altra parte, un "codice Morse" è già stato volutamente inserito in fase di progettazione per individuare facilmente gli spostamenti di Curiosity anche dalle immagini orbitali.