Mancano ormai poche ore ai festeggiamenti: lo scorso 6 agosto alle 7:32 ora italiana, Curiosity aveva appena toccato il suolo marziano atterrando con estrema precisione a "Bradbury Landing", l'area prescelta all'interno del cratere Gale, trasformando i "sette minuti" di terrore della discesa, in sette minuti di gloria.

Da allora il rover ha inviato a Terra 190 gigabit di dati; più di 36.700 immagini full frame e 35.000 immagini thumbnail; sparato più di 75.000 colpi di laser per studiare la composizione dei target scientifici; raccolto e analizzato il materiale di due campioni di rocce e guidato per oltre 1,6 chilometri.

In un solo anno di missione ha già raggiunto l'obiettivo principale, confermando che alcune zone del cratere Gale potrebbero aver ospitato un ambiente favorevole alla vita.

Ora, dopo aver abbandonato l'area di Yelloknife Bay e di Glenelg, dove ha lavorato per oltre sei mesi, è tornato in direzione del luogo di atterraggio, oltrepassandolo e dirigendosi verso le pendici del monte Sharp, dove studierà gli strati inferiori della montagna.

Curiosity Map

Credit:  NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona

Ha esaminato da vicino, per la prima volta su Marte, depositi di ghiaia fluviale, chiaro segno che nel cratere Gale scorreva acqua liquida; ha trovato le tracce di un ambiente passato favorevole alla vita microbica in soli otto mesi di missione, studiando i campioni prelevati dalle rocce marziane John Klein e Cumberland (le cui analisi sono tutt'ora in corso).

Il video in apertura, è un nostro omaggio alla missione con il quale abbiamo voluto riassumere i momenti più significativi.

"Ora sappiamo che Marte ha offerto le condizioni favorevoli per la vita microbica miliardi di anni fa", ha detto lo scienziato John Grotzinger del California Institute of Technology di Pasadena.
"E' stato un successo gratificante ma ha anche stuzzicato la nostra curiosità di saperne di più. Speriamo che gli invitanti strati del monte Sharp conservino una vasta diversità di altre condizioni ambientali di abitabilità".

Curiosity ha anche trovato indizi dell'antica atmosfera del pianeta e ha misurato i livelli di radiazioni nel viaggio di andata verso Marte ed ora sta continuando ad acquisire dati in superficie, fondamentali per i progetti futuri, soprattutto nell'ottica di una prima missione umana.

Adesso, il rover, abbandonati i due affioramenti di Point Lake e dello Shaler, sta continuando la sua traversata, con un buon andamento, verso l'alta montagna al centro del cratere Gale.

Ecco le immagini dei ultimi sol.

L'affioramento di circa 3 metri al centro del mosaico è informalmente chiamato "Twin Cairns Island" e si trova a 30 metri dal rover.

Curiosity sol 343 mastCam right

Curiosity sol 343 mastCam right
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Curiosity sol 344 MastCam right detail

Curiosity sol 344 MastCam right detail
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Il panorama che segue è un 360 del sol 351 in cui purtroppo mancava la cima del monte Sharp, da noi ricostruita e posizionata in modo volutamente visibile.

Curiosity sol 351 NavCam  Right B

Curiosity sol 351 NavCam  Right B
"Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44

Ma Curiosity non si sta limitando a guidare e a scattare immagini: proprio in questi giorni, è in programma la consegna al SAM del primo campione di roccia prelevato da Cumberland.

Un grande lavoro aspetta ancora Curiosity e il suo team e la missione sicuramente ci regalerà ancora grandi emozioni e scoperte.