Il grafico mostra i segnali finora rilevati durante la campagna osservativa O4, iniziata lo scorso 24 maggio e alla quale partecipano le due antenne americane LIGO e la giapponese KAGRA, mentre per l'aggiunta dell'italiana Virgo bisognerà probabilmente aspettare il mese prossimo. Ogni pallino evidenzia un "super-evento" rilevato da più antenne; in ascissa abbiamo l'istante di rilevazione (in Tempo Universale) mentre in ordinate è rappresentata la significatività statistica, espressa con l'inverso del parametro FAR (False Alarm Rate). In pratica, si tratta del tempo medio che bisognerebbe aspettare per vedere un segnale analogo a quello osservato come frutto del semplice rumore casuale e non come originato da una vera sorgente, il tutto espresso in anni e riportato in scala logaritmica. L'area grigia in basso delimita la regione considerata "non significativa" perchè contenente eventi deboli che potrebbero apparire per caso almeno una volta l'anno.

 Come si vede, per ora il segnale di gran lunga più intenso (denominato S230601bf) è stato rilevato nella tarda serata del 1 giugno e il suo valore FAR-1 è pari a un evento casuale ogni 18,5 milioni di anni (!). Da un'analisi iniziale, si tratta della fusione di due buchi neri a una distanza di oltre 11 miliardi di anni luce. Insieme ad altri 4 eventi meno intensi ma comunque ritenuti significativi, questo indica un tasso di scoperta di circa 2 eventi/settimana, l'80% in più di quanto osservato durante la precedente campagna O3; questo miglioramento, da attribuire all'aumentata sensibilità delle antenne dopo i miglioramenti effettuati negli ultimi 2 anni, dovrebbe crescere ulteriormente con l'entrata in servizio di Virgo!