Dovremo tutti aspettare almeno un paio di giorni per vedere il razzo più potente mai costruito prendere il volo per la prima volta. 

 Ieri il Sole era da poco sorto in Texas, mentre in Italia era già pomeriggio, quando SpaceX ha tentato di effettuare il pianificato lancio inaugurale dii un veicolo Starship completo, formato dal booster B7 e dal secondo stadio S24. Le condizioni meteo erano perfette e, dopo un ritardo di 20 minuti nel momento del lancio (dalle 15 alle 15:20 in Italia), il countdown procedeva regolarmente e tutto sembrava andare per il meglio sulla costa del Golfo del Texas meridionale.

 Tuttavia, a poco meno di 9 minuti dalla fine del conto alla rovescia, SpaceX ha comunicato un problema con il sistema di pressurizzazione del primo stadio B7 e i controllori della missione hanno deciso di trasformare il test di volo in una prova generale, consentendo loro di lavorare sulle procedure preparatorie e saperne di più sul razzo e sui suoi sistemi. In un tweet, Musk ha riferito che una "valvola a pressione sembra essere congelata, quindi a meno che non inizi a funzionare presto, nessun lancio oggi"

Alba

Credits: NasaSpaceFlight.com

 Lo scopo del conto alla rovescia è consentire ai team di progredire in quel tempo T-zero in modo coordinato e di svelare davvero eventuali problemi prima della sequenza di accensione. Quindi il conto alla rovescia ha fatto il suo lavoro oggi", ha dichiarato la bella Kate Tice (ingegnere e speaker di SpaceX) durante la diretta. Esso ha subito una interruzione momentanea a -40s ed è stato poi definitivamente interrotto a T-10 secondi.

 Da subito è stato chiarito che Space X avrebbe dovuto attendere almeno 48 ore prima di tentare un altro lancio, per consentire tutte le manovre di rimozione e preparazione del combustibile. Poche ore fa, un nuovo orario di lancio è apparso sul sito SpaceX: le 8:28 del 20 aprile, con una finestra di 62 minuti.

 Sempre il CEO di SpaceX aveva dichiarato, in una intervista alcune ore prima del lancio, che un rinvio di qualche giorno era molto probabile. Del resto, è da un mese che Musk aveva indicato come data probabile "la fine della terza settimana di aprile" e, alla vigilia del lancio, si era lasciato scappare una battuta che confermava la data del 20. A voler essere un pò paranoici, sembra quindi che la decisione di non lanciare ieri fosse stata già presa da tempo e che quella della valvola difettosa sia stata solo una scusa per riavvicinare la data del lancio a quella inizialmente stabilita!

 Va sottolineato che una prova generale di rifornimento (Wet Dress Rehearsal o WDR) era stata inizialmente pianificata per la scorsa settimana e il test, anche se già parzialmente effettuato in passato, era considerato un importante preludio al lancio vero e proprio. Del resto, qualcosa di simile era stato fatto anche qualche giorno prima del lancio del nuovo vettore Artemis-1 della NASA.

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Credits: NasaSpaceFlight.com - Processing: Marco Di Lorenzo

 Ricordiamo che, in questo primo lancio, SpaceX non tenterà il recupero dei due veicoli che verranno lasciati affondare in mare; il booster finirà sul fondo del Golfo del Messico, poco al largo della costa texana, mentre S24 si adagerà orizzontalmente planando sull'oceano Pacifico. Ne consegue che, contrariamente a quanto molti si aspettavano nei mesi passati, non verrà eseguita la manovra di "cattura in volo" del booster di ritorno, tramite i bracci meccanici della torre orbitale ("chopsticks") né la manovra di raddrizzamento in verticale e rallentamento tramite razzi ("belly flip") da parte dell'orbiter nella discesa finale. Evidentemente, la prima manovra è stata ritenuta per ora troppo rischiosa per le infrastrutture a Terra mentre la seconda era stata già ampiamente testata con i prototipi precedenti, nel 2021. Sempre per motivi di precauzione, inoltre, S24 non si inserirà completamente in orbita ma si manterrà su una traiettoria sub-orbitale, con apogeo a circa 250 km; in questo modo, anche se qualcosa andasse storto e non dovesse riuscire a manovrare correttamente, l'orbiter rientrerà spontaneamente in atmosfera sul Pacifico senza rischi per la popolazione. E' quindi evidente che questo "Orbital Test Flight" (OTF) sarà solo una prova iniziale e parziale, con ridotte probabilità di successo. Anche in caso di buon risultato, dunque, molta strada deve essere ancora percorsa da SpaceX per arrivare ad avere un veicolo realmente operativo, affidabile e completamente riutilizzabile!