La spinta della promiscuità natalizia e della rapida diffusione della variante Omicron si sta esaurendo e l'aumento medio settimanale si è dimezzato, passando dal +155% del 4 gennaio al +78% di ieri. Tuttavia, dobbiamo considerare anche l'effetto della riduzione dei tamponi nel giorno della befana e va detto che, per ora, l'aumento di terapie intensive e di decessi non accenna a rallentare, anche se si tratta comunque di numeri più bassi rispetto a un anno fa. La differente incidenza tra non vaccinati e vaccinati risulta ancora più drastica, con un rapporto di 2,5:1 sui nuovi contagi, 8:1 sulle ospedalizzazioni, 15:1 sulle terapie intensive e 5,75:1 sui decessi (dati di incidenza rispetto alla popolazione totale nelle due categorie, aggiornati al 2 gennaio). L'ultimo rapporto ISS riferisce che "L’efficacia del vaccino (riduzione del rischio rispetto ai non vaccinati) nel prevenire la diagnosi di infezione SARS-CoV-2 è pari a 77,6% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale", per poi dimezzarsi a 4 mesi