E' passato un altro mese e torniamo a parlare della ormai celebre cometa nota anche come 2014 UN271; questa volta, le novità su di essa sono davvero poche, ma i due scienziati che le hanno dato un nome, insieme ad altri, hanno pubblicato un lavoro interessante che ha portato alla scoperta di altri 460 nuovi oggetti ai confini del sistema solare.

 Per quanto riguarda la cometa Berardinelli-Bernstein, l'aggiunta di due osservazioni recenti ha ampliato di 18 giorni la finestra temporale in cui essa è stata seguita nella sua corsa di avvicinamento al Sole. La nuova orbita, calcolata pochi giorni fa, ha migliorato solo di poco le incertezze sui vari parametri orbitali, come illustrato nei due grafici qui sotto; tuttavia, è stato possibile affinare sensibilmente il valore più interessante, quello della distanza all'afelio Q, che è sceso leggermente e ora si assesta su 66600 ± 5000 unità astronomiche, ovvero 1,053 ± 0,077 anni luce (sempre con intervallo di confidenza pari al 90% ovvero 1,645σ).

JPL 210907e

Evoluzione degli elementi orbitali JPL (numero di osservazioni ed eccentricità nel grafico a sinistra, distanza minima e massima a destra); al centro, la tabella aggiornata con gli intervalli di confidenza al 90% - Source: NASA/JPL/SSD - Processing/plots: Marco Di Lorenzo

Sabato prossimo dovrebbe verificarsi la possibile occultazione di una stella di sedicesima magnitudine, osservabile dalla costa sud-orientale dell'Australia e della Tasmania; se avranno successo, tali osservazioni consentirebbero di stabilire la forma e le dimensioni reali del nucleo della cometa, attualmente stimate in circa 160 km.

Nel frattempo però, i due scopritori della cometa, Pedro H. Bernardinelli e Gary M. Berstein, insieme a numerosi colleghi della collaborazione "Dark Energy Survey" (tra i quali c'è anche l'italiano M.Costanzi), hanno pubblicato l'analisi completa dei dati raccolti in 6 anni di osservazioni, con particolare riferimento alla ricerca di oggetti nelle regioni esterne del Sistema Solare. Ne sono scaturiti ben 815 oggetti Trans-nettuniani (TNO), un Centauro e un oggetto della Nube di Oort (la cometa famosa). In totale, questa indagine ha portato alla scoperta di 461 nuovi oggetti, incrementando del 17% la popolazione TNO già nota.

Bern transient

Densità dei transienti osservati dalla rassegna DES-Y6, a sinistra gli eventi più luminosi (magnitudine inferiore a 23 nella banda del rosso) a destra quelli deboli (r>23). Mentre i primi si concentrano in prossimità dell'eclittica e sono principalmente legati ad oggetti TNO in movimento, gli altri sono in gran parte eventi spuri o rumore, distribuito quasi casualmente. - Credits: "A search of the full six years of the Dark Energy Survey for outer Solar System objects", Bernardinelli et al.- Fermilab Publ. - Processing: Marco Di Lorenzo

La rassegna DES ha coperto, in 6 anni, delle porzioni di cielo contigue di 5000 gradi quadrati, principalmente poste nell'emisfero australe dato che è stata condotta dall'osservatorio CTIO "Blanco" sulle Ande Cilene. Anche se l'obiettivo principale della survey, come suggerisce il nome, era la comprensione delle dinamiche di espansione dell'universo e della crescita della sua struttura a larga scala, esso si è rivelato prezioso anche per lo studio dei fenomeni transienti e, in particolare, per la ricerca di oggetti trans-nettuniani in rapido movimento sulla sfera celeste.

Come mostrato dai due grafici seguenti, rispetto alla precedente rassegna quadriennale l'aggiunta di nuove osservazioni e di un algoritmo di ricerca migliorato ha permesso di spostare l'indagine "in profondità" di quasi mezza magnitudine. Come sottolineato dagli autori, queste ricerche potranno avere importanti ripercussioni anche nella ricerca del fantomatico "pianeta X" che dovrebbe perturbare e condizionare le orbite dei trans-nettuniani.

Bern distr

Distribuzione della magnitudine assoluta in funzione della distanza e istogramma della distribuzione in luminosità per tutti gli 817 oggetti rilevati dalla rassegne DES-Y4 e DES-Y6.- Credits: "A search of the full six years of the Dark Energy Survey for outer Solar System objects", Bernardinelli et al.- Fermilab Publ.