L'agenzia spaziale giapponese Jaxa non smette di viziarci con spettacolari immagini dall'asteroide Ryugu. Quelle che mostriamo sono le nuove riprese, pubblicate ieri, dei due mini-rover "Minerva-II1" rilasciati sulla superficie dell'asteroide una settimana fa e ribattezzati Rover 1A e rover 1B. Nel prossimo articolo (che uscirà a breve) ci saranno le nuove immagini riprese dalla sonda madre Hayabusa-2 che ha finalmente fotografato le regioni polari e ha scattato l'immagine più dettagliata della superficie durante il rilascio dei mini-rover.

 Iniziamo con il rover 1A, che il 23 settembre ha scattato queste due enigmatiche foto della superficie, a distanza di 5 minuti una dall'altra presumibilmente con due diverse fotocamere VGA. Una elaborazione è stata necessaria per ridurre le differenze di luminosità e accentuare i colori (le immagini originali sono pressochè monocromatiche ed estremamente contrastate):

R1A 923f

Le due immagini riprese del Rover A, rispettivamente alle 2:43 e alle 2:48 del 23 Settembre (ore italiane); in alto a destra la legenda relativa alla foto sottostante - Credit: JAXA - Processing: M. Di  Lorenzo

 La foto a sinistra (opportunamente ruotata) mostra un masso alto e stretto, nelle immediate vicinanze del mini-rover; quella a destra punta invece verso il basso e mostra, per la prima volta, l'ombra dell'antenna e di uno dei numerosi "piedini" (pin) che si protraggono dagli spigoli intorno al corpo del minirover e che si vedono rappresentati nell'immagine di apertura. I pin hanno tre ruoli: aumentare l'attrito e quindi la presa con il terreno quando si effettua un salto (evitando slittamenti), proteggere le celle solari dagli impatti durante l'atterraggio e le cadute dopo i salti e, infine, misurare direttamente la temperatura superficiale poichè alcuni di essi contengono un sensore termico.

 Passiamo al Rover-1B che ha effettuato un salto (sfruttando il rotore interno) intorno alle 3 italiane, sempre il 23 settembre, ed ha immortalato l'impresa nelle seguenti immagini. La prima è stata scattata poco prima del salto, alle 2:46, e sulla destra c'è la versione elaborata da un appassionato allo scopo di correggere le distorsioni dell'obiettivo grandangolare. La seconda è in realtà un mosaico di 3 immagini scattate durante il salto; quest'ultimo deve essere durato più di 10 minuti (che è l'intervallo temporale abbracciato dalla sequenza) e meno di 22 minuti; l'effetto "mosso" è presumibilmente dovuto alla rotazione del mini-rover su se stesso, conseguenza dell'impulso ricevuto dal rotore interno, piuttosto che al suo moto di traslazione rispetto alla superficie, che era sicuramente molto lento. L'ultima immagine mostra il luogo di atterraggio dopo il salto.

R1B 0923a

Immagine ripresa del Rover B, rispettivamente alle 2:43 e alle 2:48 del 23 Settembre (ore italiane) - Credit: JAXA - Processing: Jason Major

1B seq 23e

Immagini ripresa del Rover B, rispettivamente alle 2:50 e alle 2:55 e 3:00 del 23 Settembre (ore italiane); i colori sono stati accentuati e virati - Credit: JAXA - Processing: M. Di Lorenzo

fig3 R1B JST20180923f

 Immagine ripresa del Rover B alle 3:10 dopo essersi nuovamente posata su Ryugu; a destra la versione processata per ridurre la vignettatura e le distorsioni (i colori sono stati virati) - Credit: JAXA - Processing: M. Di Lorenzo

 Per concludere la carrellata, è disponibile un video basato su 15 immagini catturate dal Rover 1-B dalle 3:34 alle 4:48 del 23 settembre 2018 (in media, uno scatto ogni 5 minuti); di seguito, la versione "gif" leggermente rimpicciolita e ritagliata, realizzata dal sottoscritto cercando di ridurre le differenze di luminosità tra i fotogrammi. L'originale è visionabile in questo link.

1B 0923 c

Credit: JAXA - Processing: M Di Lorenzo

 Anche la sonda madre non è stata con le mani in mano e ci ha regalato belle immagini negli ultimi giorni, le vedremo a breve in un altro articolo dedicato...

 

Riferimenti:
http://www.hayabusa2.jaxa.jp/topics/20180927_MNRV/
http://www.hayabusa2.jaxa.jp/topics/20180927_MNRV/