Lo scorso 4 settembre, alle 01:26 ora italiane, la sonda europea Solar Orbiter, è passata nuovamente in prossimità di Venere (6420 km di distanza), al fine di stringere ulteriormente la propria orbita e passare 4,5 milioni di km più vicino al Sole, tra due mesi. Pochi giorni prima, SOLO era stata investita anche da una grossa eiezione coronale dal Sole, per fortuna senza conseguenze negative per la missione. Da quando è partita due anni fa, la sonda ha già effettuato tre passaggi ravvicinati di Venere e uno con la Terra.

 Il giorno dopo, la veterana Voyager-1 ha compiuto i 45 anni di missione, la più longeva nella storia dell'esplorazione spaziale insieme alla gemella Voyager-2 di cui abbiamo già parlato. Attualmente, la sonda si trova nello spazio interstellare, alla distanza record di 23,56 miliardi di km dal Sole (157,5 unità astronomiche), allontanandosene a 17,0 km/s; i suoi deboli segnali radio impiegano quasi 21 ore e 50 minuti per giungere sulla Terra e lo faranno, si spera, per ancora un paio di anni prima che le batterie a bordo si esauriscano definitivamente. Di recente, il suo segnale è stato captato anche dal radiotelescopio Allen durante le indagini SETI e un problema con il sistema di controllo dell'assetto è stato risolto re-indirizzando le informazioni sul computer di bordo corretto, come ha raccontato Elisabetta Bonora.