L'ultima volta era successo meno di un anno fa, quando 2023 CX1 (avvistato con 6,5 ore di anticipo dai telescopi) sfrecciò nei cieli sulla Manica. Adesso succede per l'ottava volta e sempre in Europa, con l'oggetto Sar2736, poi designato 2024 BX1, anche lui avvistato per la prima volta intorno alle 23 CET dall'osservatorio ungherese di Piszkesteto. In quel momento, esso appariva come una stellina di magnitudine 18, in rapido movimento per effetto della parallasse indotta dalla rotazione terrestre. Nel giro di alcuni minuti, l'allarme si è diffuso e numerosi altri osservatori europei si sono mobilitati per osservarlo, confermando la traiettoria di impatto verso il nostro pianeta. Qui sotto vediamo l'orbita, tipica di un oggetto Apollo, con tre diversi livelli di ingrandimento nel punto in cui interseca la traiettoria della Terra.
Credits: NASA/JPL/SSD - processing: Marco Di Lorenzo
Una delle ultime osservazioni astronomiche è stata effettuata intorno alle 1:15 dall'osservatorio toscano di San Marcello Pistoiese che riportava una luminosità cresciuta rapidamente fino alla magnitudine 13,5. Una delle ultime immagini nello spazio è stata ripresa da Luca Buzzi alle 1:25; l'asteroide "mosso" appare come una lunga scia che si interrompe improvvisamente nel momento in cui penetra dentro l'ombra terrestre:
Credits: Luca Buzzi
Solo otto minuti dopo, l'ingresso in atmosfera è stato riportato da numerosi spettatori, preventivamente messi in guardia dalle circolari del Minor Planet Center. Quelli che mostriamo in apertura sono tre fotogrammi tratti da un video dell'astrofilo Michael Aye, all'estrema sinistra vediamo la Luna. Di seguito, un bello scatto del bolide fatto da Tobias (tobi.32) membro del MPLM group..
Questa è stata l'ottava occorrenza di un oggetto avvistato prima di entrare in atmosfera, anche se stavolta il preavviso è stato davvero breve, poco più di due ore; tutti gli eventi di questo tipo sono avvenuti negli ultimi 16 anni e il trend è incoraggiante, ma ricordiamoci sempre che simili avvistamenti sono ancora piuttosto fortuiti e comunque limitati dalla traiettoria dell'oggetto (che deve avvicinarsi dall'emisfero notturno della Terra) e dalle fasi lunari (non vicine al plenilunio); in questo caso, entrambe le condizioni favorevoli erano soddisfatte.
Distribuzione degli osservatori e traiettoria del bolide (in blu) - Credits: International Meteor Observers
Adesso naturalmente si è scatenata la ricerca di frammenti meteorici giunti al suolo, la storia non finisce qui!