Mercoledì 23 marzo 2022 due astronauti hanno fluttuato fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e hanno installato nuove tubazioni per l'ammoniaca del sistema di raffreddamento del laboratorio per riportarlo alla piena efficienza, hanno sostituito una telecamera ad alta definizione e hanno effettuato connessioni di alimentazione e dati su una piattaforma sperimentale europea.
Ma quando l'escursione EVA-US-80, durata sei ore e 54 minuti si è conclusa, l'astronauta Kayla Barron, aiutando l'astronauta tedesco Matthias Maurer a togliere la sua tuta spaziale, ha riferito della presenza di acqua all'interno del suo casco, facendo tornare alla mente il pericoloso malfunzionamento avvenuto durante una passeggiata spaziale del 2013 che aveva allagato il casco dell'astronauta italiano Luca Parmitano. "Voglio riferire che Matthias aveva dell'acqua nel casco,", ha comunicato via radio Barron al controllo missione. "È un po' difficile giudicare il volume d'acqua perché è distribuita sulla parte anteriore della sua visiera, ma penso che dovremmo accelerare i passaggi per farlo uscire dalla sua tuta al più presto".
Una volta tolto il casco, l'equipaggio ha stimato che fino al 50 percento della visiera fosse ricoperto da un sottile velo d'acqua e che un cuscinetto assorbente aggiunto ai caschi della NASA, sulla scia dell'incidente di Parmitano, fosse umido. Il commentatore del controllo di missione della NASA, Chelsey Ballarte, ha affermato che Maurer non è mai stato in pericolo. Sebbene non abbia segnalato alcuna preoccupazione durante la passeggiata spaziale, l'eccesso di acqua in un casco spaziale è motivo di preoccupazione e Ballarte ha affermato che "l'equipaggio continuerà a raccogliere la documentazione dell'acqua per l'analisi da parte del team di terra".
Galleggiando nella camera di equilibrio di Quest, Maurer e l'astronauta della NASA Raja Chari hanno commutato le loro tute spaziali all'alimentazione a batteria alle 8:32 a.m. EDT (le 13:32 italiane) per dare il via ufficialmente alla 248esima attività extra-veicolare nella storia della ISS, la terza finora quest'anno, la seconda per Chari e la prima per Maurer.
Nella foto, scattata durante una prova del funzionamento delle tute, Chari, a sinistra, e Maurer aiutati da Marshburn. Credito: NASA
L'equipaggio ha perso circa un'ora poco dopo essere uscito dalla camera di equilibrio quando il gruppo telecamera sul casco di Maurer si è allentato. Chari ha finito per fissarlo con delle fascette, ma il tempo perso li ha costretti a rinunciare a compiti a priorità inferiore che erano stati pianificati verso la fine dell'escursione. Ancorato all'estremità del braccio robotico della stazione spaziale, Chari ha installato dei tubicini per l'ammoniaca e ha collaborato con Maurer per piazzare e collegare una telecamera. Il lavoro per collegare due dispositivi di movimentazione a un gruppo radiatore esterno è stato rinviato a una futura EVA.
"Siamo entusiasti che Raja abbia la possibilità di volare nei cieli lisci e amichevoli di Kayla e Tom," ha comunicato via radio l'astronauta Stephanie Wilson dal controllo missione, riferendosi agli operatori del bracci robotici Thomas Marshburn e Barron. "Assolutamente," ha risposto Chari mentre il braccio lo spostava lentamente verso il sito di lavoro del sistema di raffreddamento. “Molto meglio della business class.” Maurer, nel frattempo, si spostava da un sito all'altro, effettuando connessioni di alimentazione e dati sulla piattaforma europea degli strumenti Bartolomeo, legando una coperta isolante sollevata sul modulo Kibo giapponese e aiutando Chari a collegare la nuova telecamera TV e il punto di accesso alla rete wireless. Come con Chari, alcuni dei suoi compiti a priorità inferiore sono stati rinviati.
La passeggiata spaziale si è conclusa alle 15:26 a.m. EDT (le 20:26 italiane) per una durata complessova di sei ore e 54 minuti. "Signori, siete stati letteralmente trasportati in aereo... in tutta la stazione oggi e avete lavorato con molti sistemi," ha comunicato Wilson. "Sicuramente il lavoro di squadra è stato il tema della giornata e ammiriamo la vostra tenacia".
"È stato un piacere lavorare con te durante l'allenamento e poi oggi nel corso dell'EVA," ha risposto Chari. “È stato fantastico lavorare con voi ragazzi, grazie per averci fatto andare avanti nonostante vi siano state alcune cose su cui lavorare. Lo apprezziamo."
Nell'immagine, tratta dalla diretta NASA, Maurer rientra in Quest, aiutato da Barron e Marshburn al termine dell'attività extra-veicolare USA-80. Credito: NASA
La stazione spaziale fa circolare l'ammoniaca attraverso scambiatori di calore verso sei radiatori, tre su ciascun lato del traliccio di alimentazione del laboratorio, questo per dissipare il calore generato dall'elettronica della stazione. Ciascun pannello è dotato di due circuiti di raffreddamento indipendenti, controllati da "moduli valvola dei radiatori". Nel 2017 venne rilevata una leggera perdita nei tubicini che corrono tra un pannello del radiatore di babordo e un modulo valvole. Il circuito del refrigerante è stato chiuso per fermare la perdita e le linee sono state ventilate. I tubicini sospetti sono stati quindi rimossi durante una passeggiata spaziale tenutasi del 2018, riportati in volo sulla Terra, riparati e rilanciati nel 2019.
Con il successo della reinstallazione di Chari, i controllori di volo saranno in grado di riempire nuovamente il circuito del refrigerante dormiente e riportare il sistema di controllo termico della stazione alla sua piena capacità di raffreddamento.L'apparente perdita del casco di Maurer non è stata notata, a differenza di quanto avvenne con Parmitano, fino a quando la camera di equilibrio non è stata ri-pressurizzata alla fine della passeggiata spaziale."L'HAP (il panno assorbente del casco) è un po' umido, ma penso che sarebbe stato difficile da rilevare attraverso un cap di comunicazione," ha riferito Barron. “Parliamo di quanta acqua pensiamo sia. ... Approssimativamente, forse un cerchio da 20 a 25 centimetri di diametro, un sottile strato d'acqua dentro il casco. E c'è dell'acqua nel suo foro di sfiato dietro l'anello del collo.”
Marshburn ha stimato dal 30 al 50 percento della visiera ricoperta da uno strato d'acqua, ma era comunque molto inferiore alla quantità che aveva allagato il casco di Parmitano nel 2013 quando fece un ritorno di emergenza alla camera di equilibrio. In seguito, per quell'incidente, venne data la colpa ad un filtro intasato nel sistema di raffreddamento della tuta.Gli ingegneri eseguiranno ora una valutazione dettagliata per determinare la fonte dell'acqua nel casco di Maurer e qualsiasi azione correttiva che potrebbe rendersi necessaria.
L'equipaggio di Spedizione 66 prosegue le attività scientifiche e di manutenzione dell'avamposto orbitale dopo l'arrivo dei tre nuovi membri russi dell'equipaggio, avvenuto il 19 marzo. A bordo ora si trovano dieci astronauti, cinque russi, quattro americani ed un tedesco. Il 30 marzo i cosmonauti Anton Škaplerov e Pëtr Dubrov, assieme all'astronauta NASA Mark Vande Hei, lasceranno la stazione e rietreranno sulla Terra.
Nella foto, Škaplerov con il cartello dei 700 giorni trascorsi nello spazio. Credito: Roscosmos
A bordo della ISS rimarranno Marshburn, che assumerà il ruolo di Comandante di Spedizione 67, Chari, Barron, Maurer ed i tre nuovi arrivati, i cosmonauti Oleg Artem'ev, Denis Matveev e Sergej Korsakov. I sette saranno raggiunti il 3 aprile dagli astronauti della prima missione privata Axiom, Ax-1, guidata dal Comandante Michael Lopez-Alegria, il pilota Larry Connor e gli Specialisti di Missione Eytan Stibbe e Mark Pathy. I quattro arriveranno a bordo della Crew Dragon 'Endeavour' e rimarranno sulla stazione per otto giorni.
Intanto il 21 marzo il cosmonauta Anton Škaplerov ha superato il traguardo dei 700 giorni in termini di durata totale del volo spaziale (nel corso di quattro missioni di lunga durata sulla ISS). Pertanto, ora si trova al settimo posto nell’elenco generale degli astronauti che hanno trascorso più tempo nello spazio.