Livello dei mari

Credit: Map by Emanuel Soeding, Christian-Albrechts University, using US National Oceanic & Atmospheric Administration Etopo2v1 elevation data

Il livello dei mari sta crescendo più velocemente rispetto a quanto previsto dai modelli climatici relativi al riscaldamento globale.
L'ultimo rapporto ufficiale del 2007, prevedeva un aumento tra 0,2 e 0,5 metri per il 2100 ma le ultime stime indicano che entro la fine del secolo, l'aumento sarà di un metro o anche di più.

Sette sono i fattori che determinano il livello dei mari: 1 - il volume di acqua degli oceani; 2 - i sistemi atmosferici di alta e bassa pressione; 3 - l'equilibrio tra evaporazione / precipitazioni; 4 - i movimenti della crosta terrestre; 5 - l'attrazione gravitazionale delle lastre di ghiaccio; 6 - la velocità di rotazione della Terra; 7 - la variazione del volume dei bacini oceanici. Solo questi ultimi due punti sono trascurabili nei modelli climatici per il livello dei mari del prossimo futuro.

Tre fattori in particolare influenzano il volume dell'acqua: la sua massa, la temperatura e la salinità.

Al di fuori dei ghiacciai marini le masse d'acqua più importanti sono i ghiaccia di montagna, le acque sotterranee, i laghi e i fiumi.

E' proprio lo scioglimento dei ghiacciai montani, che si sta verificando sempre più rapidamente, a contribuire in modo evidente all'innalzamento del livello dei mari.

Secondo Bill Hat, geologo della University of Colorado, nelle precedenti stime alcuni fattori non sono stati tenuti in considerazione, come ad esempio la banchisa artica, la calotta di ghiaccio della Groenlandia, l'umidità del suolo e l'estrazione di acque sotterranee.

Sebbene lo scioglimento del ghiaccio che è già in mare non comporti di per sé un innalzamento del livello delle acque, svolge un ruolo importante all'interno del riscaldamento globale, contribuendo allo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia e nel Canada settentrionale, come hanno effettivamente rilevato gli ultimi dati satellitari.

I grandi ghiacciai terrestri contribuiscono al potere riflettente del nostro pianeta: il loro scioglimento, oltre a modificare le correnti oceaniche e a contribuire all'innalzamento del livello dei mari, modifica l'albedo della Terra. Ora la luce solare viene assorbita sempre di più dalle acque, piuttosto che essere riflessa verso lo spazio. Se il nostro pianeta riflette di meno, le grandi masse di acqua si scaldano di più e il vapore acqueo immesso nell'atmosfera aumenta, con conseguenti cambiamenti climatici: piogge più frequenti ed abbondanti, una differente circolazione atmosferica con estremizzazione del clima.

Oltre a questo non è da sottovalutare l'attività dell'uomo che estrae acque dal sottosuolo per il proprio fabbisogno e le proprie attività.

Questi argomenti saranno presentati all'incontro The Geological Society of America che si terrà dal 4 al 7 novembre a Charlotte, nel North Carolina.