Il reattore, che in questo caso utilizzerebbe uranio a basso arricchimento, è un componente critico in un motore termico nucleare.
Questo tipo di propulsione è più efficiente rispetto ai razzi chimici: è una tecnologia potenziale per le missioni con equipaggio e cargo verso Marte e per missioni scientifiche nel Sistema Solare esterno. Ad esempio, un veicolo spaziale alimentato da un reattore nucleare potrebbe potenzialmente arrivare su Pianeta Rosso in soli tre o quattro mesi, circa la metà del tempo richiesto utilizzando i sistemi tradizionali.

"Lavorando insieme, con il governo e con l'industria, gli Stati Uniti stanno portando avanti la propulsione nucleare spaziale", ha dichiarato in una nota Jim Reuter, amministratore associato del Space Technology Mission Directorate della NASA. "Questi contratti di progettazione sono un passo importante verso la realizzazione del reattore che un giorno potrebbe dare vita a nuove missioni e scoperte entusiasmanti".

Per ogni contratto saranno messi a disposizione fino a 5 milioni di dollari. Questo denaro finanzierà 12 mesi di sviluppo, che culmineranno nella produzione di un concetto di reattore. Gli esperti dell'Idaho National Laboratory (INL) del DOE, valuteranno i design proposti e quindi forniranno raccomandazioni alla NASA su come procedere.

Le società selezionate sono: BWX Technologies, Inc., con sede in Virginia, che lavorerà con Lockheed Martin al progetto; General Atomics Electromagnetic Systems di San Diego, che collaborerà con X-energy LLC e Aerojet Rocketdyne; Ultra Safe Nuclear Technologies con sede a Seattle, i cui partner sono Ultra Safe Nuclear Corporation, Blue Origin, General Electric Hitachi Nuclear Energy, General Electric Research, Framatome e Materion.

 

Quale nucleare

L'energia nucleare ha alimentato i veicoli spaziali quasi dagli albori dell'era spaziale, aiutando robot come i rover Curiosity e Perseverance della NASA su Marte, la sonda Cassini su Saturno e le sonde gemelle Voyager a compiere il loro lavoro pionieristico.
Quel tipo di tecnologia nucleare sfrutta il calore generato dal decadimento radioattivo del plutonio-238, convertendolo in elettricità che alimenta strumenti scientifici ed altri sistemi. Ma i sistemi di propulsione nucleare termica sono qualcosa di completamente diverso. Questi trasferiscono il calore generato da un reattore a un propellente liquido, l'idrogeno ad esempio, che passando alla fase gassosa si espande. Incanalato attraverso degli ugelli, il propellente liquido genera la spinta. Questo sistema si chiama nucleare-termico (NTP). Qui, un mio approfondimento.

I sistemi di propulsione nucleare NTP offrono una spinta maggiore e il doppio dell'efficienza del propellente dei tradizionali razzi chimici, hanno affermato i funzionari della NASA. Questi vantaggi sono piuttosto allettanti per l'Agenzia Spaziale, che sta pensando di inviare astronauti su Marte intorno al 2030 e vuole ridurre al minimo i tempi di viaggio da e verso il Pianeta Rosso. I reattori nucleari potrebbero anche aiutare gli insediamenti umani su nuovi mondo. Ad esempio, la NASA sta lavorando a un sistema a fissione da utilizzare sulla Luna e su Marte.

"La NASA intende collaborare con il DOE e l'INL per richiedere progetti preliminari all'industria di un sistema da 10 kilowatt che l'Agenzia potrebbe dimostrare sulla superficie lunare", hanno detto i funzionari della NASA. "Il progredire di questo reattore può anche aiutare lo sviluppo di altri sistemi come la propulsione elettrica nucleare [nucleare-elettrica (NEP)], un'altra tecnologia di propulsione candidata per destinazioni lontane".