L'evento, denominato S240621dy o G495305, è apparso alle 21:51 italiane del 21 giugno e doveva provenire dalla fusione di due grossi buchi neri avvenuta quasi 7 miliardi di anni fa. Il segnale aveva un caratteristico profilo "chirp" talmente inconfondibile che, per essere frutto di una fluttuazione stocastica del rumore, dovremmo aspettare un tempo pari a 790 miliardi di anni, quasi 58 volte l'età dell'universo! L'intensità del segnale ha permesso di individuarne con buona precisione la direzione di provenienza, come mostrato nella porzione superiore dell'immagine. Tra i 25 eventi significativi osservati da quando è iniziato il ciclo O4b lo scorso 10 aprile, solo il segnale del 15 maggio è stato ancora più netto, con una probabilità 8 volte più piccola di essere generato dal rumore casuale; ciò appare evidente nel grafico in basso che, insieme ad altre informazioni e statistiche, è reperibile nella nostra rubrica dedicata.