Come descritto nell'articolo di Massimo Martini, si è trattato di un successo per la compagnia privata ULA che ora sostituirà il glorioso Atlas-5 con questo più moderno e privo di propulsori di costruzione russa (qui sono realizzati da Blue Origin). Purtroppo, il lander Peregrine, carico di prova destinato ad atterrare sulla Luna, ha avuto meno fortuna perché una perdita di carburante ne ha compromesso la missione.

 L'immagine qui sopra ritrae l'arco dei motori durante l'ascesa mentre quella sottostante, anch'essa realizzata dall'amico Ken Kremer, è un dettaglio dei motori a metano e ossigeno liquidi BE-4 e dei booster a combustibile solido, al momento del decollo.

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