Le comete (e alcuni asteroidi) si trascinano dietro una scia di detriti. Se la loro orbita incrocia quella della Terra, questi frammenti entrano in collisione con la nostra atmosfera. Le particelle in questione spesso non sono più grandi dei granelli di sabbia ma, a causa dell'alta velocità (nell'ordine di 60 chilometri al secondo), fanno brillare il gas atmosferico e danno origine alla classica stella cadente che vediamo nel cielo. Poiché le orbite della Terra e quella di questi corpi minori sono relativamente statiche, generalmente questo processo si ripete periodicamente formando i cosiddetti sciami meteorici annuali. Uno di questi potrebbe manifestarsi il 12 dicembre, proveniente dalla cometa 46P/Wirtanen (46P).

Questa cometa era stata originariamente selezionata come target per la missione dell'ESA Rosetta che, poi, visitò invece 67P/Churyumov-Gerasimenko.

46P è una cometa di breve periodo che impiega 5,4 anni per completare un'orbita attorno al Sole. Appartiene alla famiglia delle comete gioviane, i cui membri posseggono un afelio tra le 5 e le 6 unità astronomiche (1 UA è la distanza media tra il Sole e la Terra). Le osservazioni hanno suggerito che abbia un diametro di circa 1,4 chilometri.

Le osservazioni effettuate con il telescopio TRAPPIST (The Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope) suggeriscono che il 40% della sua superficie è attivo, un valore superiore al solito 5-10% per le comete della sua stessa famiglia. E uno studio recente ha rilevato la presenza di particelle di polvere delle dimensioni di un millimetro nella chioma della cometa che dovrebbero essere visibili entrando nell’atmosfera terrestre quando l'orbita di 64P e quella della Terra saranno alla distanza minima. Ciò rende alta la probabilità che questa cometa possa diventare la fonte di un nuovo sciame meteorico. Tuttavia, le osservazioni precedenti non hanno ancora portato prove evidenti a sostegno di questa previsione.

Il team stanno ora esaminando i modelli per vedere cosa potremmo aspettarci di vedere quest’anno.

Il radiante di questa pioggia di meteore è previsto è nella costellazione dello Scultore e, pertanto, il nuovo sciame è stato soprannominato Lambda Sculptoridi.