Scritto: Giovedì, 18 Giugno 2015 08:55 Ultima modifica: Venerdì, 19 Giugno 2015 17:00

Lo spazioplano IXV a Parigi


Esposta al padiglione ESA dell' "Air Show" la navetta di costruzione italiana reduce dal volo di Febbraio.

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IXV esposto accanto a ub nodello di Philae
IXV esposto accanto a ub nodello di Philae
ESA–P. Sebirot, 2015

 In questi giorni, al padiglione ESA del "Paris Air and Space Show", stanno facendo bella mostra di sé modelli di missili e sonde, compresa una riproduzione del lander Philae a cui è stata dedicata anche la conferenza stampa di ieri mattina. Accanto a Philae, come si vede in queste immagini, c'è anche lo spazioplano originale IXV che a febbraio ha effettuato il suo primo volo sub-orbitale. L' "Intermediate eXperimental Vehicle" è stato sviluppato principalmente in Italia come pure il vettore Vega con cui è stato lanciato e sta dando preziose informazioni per lo sviluppo futuro sul rientro in atmosfera. La navetta spaziale esposta appare in buono stato e mostra solo danni limitati dovuti al suo viaggio infuocato attraverso l'atmosfera. Tutto l'hardware e i dati di volo sono stati recuperati: la telemetria e le registrazioni di bordo sono completi e coerenti dai vari sensori.

ESA Pavilion Paris Air and Space Show1

Dietro a IIXV e Philae troneggia un gigantesco Ariane5. Copyright ESA–P. Sebirot, 2015

 Come ha spiegato nella conferenza stampa dell'altroieri Giorgio Tumino, ESA project manager, "l'Europa in passato ha sviluppato una solida esperienza nel raggiungere e operare nello spazio, ma non nel tornare dallo spazio; IXV sta contribuendo a colmare le lacune nella nostra conoscenza. "IXV è stato lanciato da Kourou in un viaggio straordinario di 100 minuti lo scorso 11 febbraio; il suo volo suborbitale è stato impeccabile, su una distanza di 25000 km, di cui 8000 km in fase di frenamento atmosferico e ammaraggio presso il punto previsto nel Pacifico, al largo delle Galapagos. Come si vede nella slide sottostante, l'analisi dei dati di volo mostra un ottimo accordo con le previsioni e il confronto con il modello sviluppato dagli esperti di aero-termodinamica dell'ESA permetterà di progettare le missioni di rientro future con margini di errore ancora più stretti.

IXV1

Confronto tra gli andamenti previsti (in blu) e quelli effettivamente osservati per l'altezza vs tempo (in basso a sinistra), posizione geografica della traiettoria (in alto a destra) e "angolo di banking" vs velocità in Mach (in basso a destra); quest'ultimo grafico mostra in pratica le variazioni di orientamento in Azimuth ottenute manovrando le due derive mobili (flaps) durante il volo ipersonico. Credits: ESA

 I risultati di IXV hanno confermato molte ipotesi ma anche prodotto nuove scoperte. Le temperature esterne sono state inferiori al previsto, il consumo di carburante è stato superiore al previsto, ma compensato da una migliore prestazione aerodinamica, e il tempo più breve blackout durante il rientro ha permesso una migliore comunicazione. Su oltre 300 sensori installati a bordo, solo una termocoppia ha avuto problemi nel registrare la temperatura ma, essendo il sistema ridondante, questo malfunzionamento non ha compromesso la raccolta dati.

 La telecamera a infrarossi sul retro del veicolo ha registrato le temperature dei flaps, dati senza precedenti durante tutto il rientro fino allo splashdown. Gli ingegneri stanno anche valutando la riutilizzabilità di tutti i componenti del veicolo. Questi risultati di successo forniranno impulso al passo successivo del programma europeo "Pride", con un rischio limitato e un impegno finanziario che sarà proposto per l'approvazione alla prossima riunione del Consiglio dell'ESA a livello ministeriale nel 2016. Con una capacità di carico di 300 kg, "Pride" servirà come piattaforma orbitale per testare tecnologie con applicazioni multiple; si va dal trasporto di piccoli satelliti al trasferimento di esperimenti da/per la ISS.

IXV2

Il futuro veicolo "Pride", in grado di trasportare un carico utile di oltre 300kg. Credit: ESA

 L'impatto di questo veicolo riguarderà non solo il futuro del trasporto spaziale europeo, come ad esempio i lanciatori riutilizzabili, ma anche l'osservazione della Terra, l'esplorazione robotica, la manutenzione delle infrastrutture orbitali e gli esperimenti di microgravità. "Pride" si concentrerà sulle prestazioni del sistema e la verifica della tecnologia in tutte le condizioni di volo: ipersonico, supersonico, transonico e subsonico. Gli Stati partecipanti sono l'Italia, la Francia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Svezia, Romania, Portogallo e Irlanda.

 

Riferimenti
- http://www.esa.int/Our_Activities/Launchers/IXV/ESA_spaceplane_on_display
-
http://www.esa.int/spaceinvideos/Videos/2015/06/Replay_of_IXV_conference

Letto: 2975 volta/e Ultima modifica Venerdì, 19 Giugno 2015 17:00

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Marco Di Lorenzo (DILO)

Sono laureato in Fisica e insegno questa materia nelle scuole superiori; in passato ho lavorato nel campo dei semiconduttori e dei sensori d'immagine. Appassionato di astronautica e astronomia fin da ragazzo, ho continuato a coltivare queste passioni sul web, elaborando e pubblicando numerose immagini insieme al collega Ken Kremer. E naturalmente amo la fantascienza e la fotografia!

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