Ormai la strategia del team di missione mi sembra chiara: cercano di stupirci una volta a settimana, possibilmente prima del week-end per darci il tempo di metabolizzare queste foto davvero mozzafiato! :)

Dopo le ultime immagini ad alta risoluzione pubblicate nel catalogo raw (che speriamo venga aggiornato a breve per consentirci di lavorare personalmente su queste meraviglie) e la fantastica vista di Plutone e la sua atmosfera ripresa 15 minuti dopo il sorvolo, l'ultimo set rilasciato è il regalo che tutti stavamo aspettando: nuove foto a colori.

Il pianeta nano appare sempre di più come un mondo estremamente complesso.
Continuano ad emergere variegati e bizzarri dettagli topografici: strane nuove texture a "pelle di serpente", curiose increspature e creste allineate, folli ghiacciai plasmati dal metano.

Il dettaglio in apertura riprende la zona montagnosa di Plutone informalmente chiamata Tartarus Dorsa, ad est del "cuore" di Plutone (qui trovate la mappa con i nomi provvisori delle diverse caratteristiche), lungo la linea del teminatore.
Le creste dalle cime arrotondate e bluastre sono intervallate a depositi di materiale rossastro.

"E' un paesaggio unico e sconcertante che si estende per un migliaio di chilometri", ha dichiarato William McKinnon, geologo del team Geophysics and Imaging (GGI), dell'Università di St. Louis. "Sembra più di guardare la corteccia di un albero o la pelle di un drago che geologia. Questi dettagli richiederanno davvero molto tempo per essere compresi: forse sono dovuti ad una combinazione di forze tettoniche interne e sublimazione del ghiaccio guidata dalla debole luce del Sole che arriva su Plutone", ha dichiarato.

La vista a colori è stata ottenuta combinando i filtri blu, rosso e infrarosso della fotocamera Ralph/Multispectral Visual Imaging Camera (MVIC). L'immagine è stata ripresa il 14 luglio 2015 e risolve dettagli fino a 1,3 chilometri.

"Abbiamo usato il canale infrarosso di MVIC per ampliare la nostra visione dello spettro di Plutone", ha detto John Spencer, del Southwest Research Institute (SwRI) di Boulder, Colorado. "I colori della superficie di Plutone sono stati migliorati in questa rappresentazione per rivelare i dettagli sottili di un arcobaleno che va dal blu pallido, ai gialli arancioni, fino al rosso scuro. Molte morfologie hanno colori distinti e raccontando una storia geologica e climatologica meravigliosamente complessa che abbiamo appena iniziato a decifrare".

Plutone - mappa

Questa proiezione cilindrica di Plutone, che potete scaricare in full size qui, è la più dettagliata finora disponibile.
E' stata realizzata utilizzando le informazioni colore, blu, rosso e vicino infrarosso, restituite da Ralph, sovrapposte alle immagini del Long Range Reconnaissance Imager (LORRI). Le variazioni cromatiche sono state accentuate per far emergere i dettagli.
Credit: NASA/JHUAPL/SWRI

Un nuovo mosaico riprende la migliore vista disponibile della Sputnik Planum, dove le montagne incontrano la pianura.
Questo scorcio mostra ghiacciai striscianti, laghi ghiacciati e rilievi a strapiombo. Il confine tra i due paesaggi è semplicemente definito da enormi blocchi di ghiaccio che sembrano essere rimasti alla deriva in un oceano congelato.
L'immagine ripresa durante il flyby del 14 luglio e trasmessa a Terra il 20 settembre, risolve caratteristiche di superficie fino a 250 metri. E' stata ripresa con LORRI e colorata utilizzando la mappa globale MVIC (qui sopra).

Sputnik Planum - LORRI

Sputnik Planum - LORRI (full size). L'immagine risolve caratteristiche fino a 250 metri.
Credit: NASA/JHUAPL/SWRI

Un sguardo ravvicinato evidenzia che in realtà la Sputnik Planum non è poi così pianura ma è sottilmente butterata da buche, bassi rilievi e terreno ondulato. Potrebbe trattarsi di dune formate da particelle ghiacciate di materiali volatili, particolarmente sensibili alla sublimazione.

Plutone - Sputnik Planum: LORRI dettaglio

Plutone - Sputnik Planum: LORRI dettaglio. L'immagine risolve caratteristiche fino a 250 metri.
Credit: NASA/JHUAPL/SWRI

Ovviamente non poteva mancare una vista globale del pianeta nano.
La foto, ingrandita di un fattore 2 dal team tramite deconvoluzione, una tecnica utilizzata nel digitale per migliorare la resa, risolve caratteristiche fino a 1,3 chilometri. Qui potete aprire l'immagine a piena risoluzione e visitare questo mondo incredibilmente variegato, apprezzandone le sottili variazioni cromatiche.

Plutone - globale

Credit: NASA/JHUAPL/SwRI

Oltre alle immagini, gli ultimi dati ricevuti hanno permesso di ottenere una nuova mappa della distribuzione del metano ghiacciato sulla superficie di Plutone, rivelando netti contrasti: abbondante nella Sputnik Planum, è praticamente assente nella zona chiamata Cthulhu Regio, a parte un paio di creste isolate e il bordo di alcuni crateri. Anche le montagne ad ovest della Sputnik sembrano carenti di metano.

Plutone - mappa metano

Mappa del metano rilevata dallo spettrometro ad infrarossi Ralph/LEISA.
Credit: NASA/JHUAPL/SWRI

La distribuzione del metano è "tutt'altro che semplice", si legge nel report: in generale, "le concentrazioni più elevate appaiono nelle pianure e lungo i bordi dei crateri mentre è assente al centro dei crateri e nelle zone scure". Al di fuori della Sputnik Planum, il metano ghiacciato sembra preferire le aree più luminose ma gli scienziati non sono sicuri se questa distribuzione avviene perché quei punti sono più favorevoli alla condensazione del metano o se è la sua condensazione a renderli più brillanti.
"E' il classico problema: è nato prima l'uovo o la gallina?", ha detto Will Grundy del Lowell Observatory di Flagstaff, Arizona.

"Con queste immagini e dati appena ricevuti abbiamo scritto una nuova pagina su Plutone, cominciando a mostrare il pianeta [difficile definirlo diversamente! NdR] a colori e la sua composizione", ha concluso Alan Stern, ricercatore principale di New Horizons. "Vorrei che Clyde Tombaugh fosse vissuto fino a questo giorno".