Quella che si vede qui sopra è la zona in cui Schiaparelli si sarebbe dovuto posare lo scorso 19 Ottobre all'interno di Meridiani Planum, non lontano dal luogo dove si è posato anche il rover Opportunity quasi 13 anni fa; la foto è stata ripresa dalla camera ad alta risoluzione del Mars Reconnaissance Orbiter 6 giorni dopo l'impatto. I tre ingrandimenti mostrano il punto d'impatto del lander EDM (al centro), lo scudo termico (in alto a destra) e il paracadute attaccato al guscio superiore (in basso); da notare che i primi due, essendosi schiantati ad alta velocità, hanno "smosso" il terreno sollevando materiale più scuro che si trovava sotto la superficie.

 Qualche giorno fa avevamo pubblicato una prima immagine di 0questa regione, a minor risoluzione e ripresa il giorno dopo lo schianto con la Context Camera (CTX) della stessa sonda. Entrambe le fotocamere erano già state programmate per osservare il centro dell'ellisse atterraggio con le coordinate aggiornate in seguito alla separazione della Schiaparelli dalla sonda madre TGO (Trace Gas Orbiter) il 16 ottobre. Le nuove immagini forniscono uno sguardo più dettagliato alle principali componenti dell'hardware di Schiaparelli.

 La caratteristica principale dell'immagine a bassa risoluzione era una macchia confusa e scura di circa 15 x 40 m, associata con l'impatto del modulo EDM (Entry, Descent, Landing, il lander Schiaparelli vero e proprio). Le immagini ad alta risoluzione mostrano ora una macchia scura centrale di circa 2.5 metri, compatibile con un cratere scavato da un oggetto di 300 kg che cade a circa 300 km/h (il cratere dovrebbe avere circa 50 cm di profondità); i segni scuri asimmetrici circostanti sono più difficili da interpretare. Nel caso di un meteoroide che colpisce la superficie a 40-80000 chilometri all'ora, una struttura asimmetrica è indizio di un basso angolo d'arrivo, con i detriti proiettati nella direzione di marcia. Ma Schiaparelli era notevolmente più lento e su una traiettoria presumibilmente quasi verticale dopo il rallentamento durante il suo ingresso nell'atmosfera da ovest. È tuttavia possibile che serbatoi di idrazina siano esplosi preferenzialmente in una direzione, ma sono necessarie ulteriori analisi per verificare questa idea. Un ulteriore arco lungo e scuro si vede in alto a destra della macchia scura, ma non è al momento inspiegabile. Infine, si vedono alcune piccole macchie bianche (la principale in basso rispetto al cratere) che non sono "risolte" dalla fotocamera e che potrebbero essere pezzi del modulo spezzati; tuttavia, potrebbero essere semplice "rumore" e anche questo verrà chiarito con la ripresa di ulteriori immagini.

Schiaparelli on Mars sml

Così sarebbe dovuto apparire Schiaparelli nel caso di un "soft-landing" - Credit: ESA/ATG medialab

 Le speculazioni e le indagini proseguono ma, nel frattempo, un articolo su Nature riporta nuove indiscrezioni da Jorge Vago, project scientist di ExoMars. Qualcosa è andato storto quando scudo termico e paracadute di Schiapareli sono stati espulsi in anticipo, dopo che per 4 minuti e 41 secondi (su un totale di 6 minuti previsti) la discesa era stata "nominale". Poco dopo i retrorazzi, che erano stati progettati per funzionare 30 secondi (rallentando il veicolo senza più paracadute fino a pochi metri da terra) hanno funzionato per circa 3 secondi e hanno poi ricevuto il comando di spegnersi da parte del computer di bordo. Evidentemente, il lander "pensava di essere già a terra tanto da avere anche acceso la sua suite di strumenti, pronti a registrare invano il clima e il campo elettrico sulla superficie marziana" dice Vago. L'ipotesi quindi è che, a causa probabilmente di una pecca nel software che gestiva le operazioni durante la discesa, il computer abbia dato una errata interpretazione dei dati provenienti dai vari strumenti e in particolare dal radar Doppler-altimetro, che forniva l'altezza rispetto al suolo, cadendo così da un'altezza compresa tra 2 e 4 km e schiantandosi con una velocità dell'ordine di 300 km/h.

 Qualunque sia il meccanismo, a questo punto è fondamentale che gli ingegneri e i responsabili della missione Exomars capiscano e prendano opportune contromisure in vista dell'invio del lander del 2020.

 

Riferimenti:
- http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Science/ExoMars/Detailed_images_of_Schiaparelli_and_its_descent_hardware_on_Mars
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http://www.nature.com/news/computing-glitch-may-have-doomed-mars-lander-1.20861