Il momento esatto del perielio è stato stanotte, alle 2:03 GMT, quando la cometa è giunta a 186 milioni di chilometri del Sole. Nell'anno trascorso da quando è arrivata Rosetta, la cometa ha percorso circa 750 milioni di chilometri lungo la sua orbita e la crescente radiazione solare ha riscaldato il nucleo, provocando la sublimazione delle sostanze volatili ad un tasso sempre maggiore. Questo flusso di gas e particelle di polvere forma la chioma e la coda della cometa, fotografate anche da terra con telescopi medio/grandi dimensioni come illustrato da Colin Snodgrass (the Open University, UK):

CNe

Immagine e spettro ultravioletto della cometa, ripresi ai primi di luglio con il telescopio VLT - Credit: ESO/ESA

Comet observed from Earth

Serie di immagini scattate da Terra con il telescopio "Gemini Sud" e "Gemini Nord", a distanze decrescenti dal Sole. L'ultima immagine in alto a destra, risalente a 9 giorni fa, è stata ingrandita ed elaborata a falsi colori in basso a sinistra; a destra è stata sottratta la componente a simmetria sferica della chioma per evidenziare i due getti di gas che escono dal nucleo (la scala dell'immagine è così ampia che il nucleo e Rosetta cadrebbero all'interno dello stesso pixel!). Credit: Gemini Observatory/AURA

 L'attività della cometa, che raggiunge il suo picco intorno al perielio e nelle settimane che seguono, è chiaramente visibile nelle immagini spettacolari inviate dal veicolo spaziale negli ultimi mesi.

NAC 30 jul

Sequenza di immagini riprese da Osiris il 30 Luglio e trattate in modo da evidenziare i numerosi getti di gas e polveri.
Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

 Dopo l'"outburst" del 29 Luglio, una immagine ripresa ieri alle 17:35 GMT ritrae un alro spettacolare sbuffo che proviene sempre dalla regione del "collo" della cometa, sul lato che fino a poco tempo fa era in ombra:

Approaching perihelion

Il nuovo "Outburst" ripreso ieri da una distanza di 330 km.
Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Cometa 67P - mappa dei getti

In questa mappa della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko sono indicati possibili punti di origine dei getti (punti blu) recentemente osservati da OSIRIS. La linea gialla indica i punti sulla superficie in cui il Sole si trova allo zenit.
Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

"L'attività rimarrà alta per molte settimane, e siamo certamente impazienti di vedere quanti più getti ed eventi "di sfogo" colti sul fatto, cui abbiamo già assistito nelle ultime settimane", dice Nicolas Altobelli, in qualità di Rosetta scienziato del progetto.

 Le misure di Rosetta suggeriscono che la cometa emette fino a 300 kg di vapore acqueo ogni secondo. Questo è mille volte più di quanto venne osservato nell'agosto dello scorso anno, quando Rosetta iniziava ad osservare la cometa, e sarebbe suffciente a riempire dieci piscine olimpioniche in un giorno! In aggiunta al gas, si registra una emissione di polvere fino a 1 tonnellata al secondo, creando condizioni di lavoro pericolose per Rosetta. "Nei giorni scorsi, siamo stati costretti a muoverci ancora più lontano dalla cometa; questa settimana siamo a una distanza compresa tra 325 km e 340 km, in una regione dove i sensori stellari di Rosetta possono operare senza essere ingannati da livelli di polvere eccessivi; senza di loro [i sensori] Rosetta non può posizionarsi correttamente", commenta Sylvain Lodiot, direttore delle operazioni spaziali dell'ESA.

Lo sciame di polvere che avvolge la sonda è ben visibile nei seguenti "screencapture" (una animazione ripresa il 6 luglio può essere vista qui):

Upstream

downstream

Flussi di polvere "upstream" (in alto) e "downstream" (in basso) ripresi da Rosetta il mese scorso, quando era molto più vicina al nucleo. Nei due fotogrammi a destra si notano dei cerchi chiari che sono grani di polvere talmente vicini all'obiettivo (meno di 1 m) da apparire fortemente sfocati!
Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

 Durante l'hangout, Holger Sierks (principal investigator per Osiris) ha anche mostrato una impressionante sequenza di un grosso frammento che sembra quasi staccarsi dal nucleo; è impossibile stimarne le dimensioni esatte ma, a seconda della reale distanza da Rosetta, devono essere comprese tra 1 e 40 metri; "l'oggetto potrebbe possedere una velocità sufficiente a sfuggire dalla gravità del nucleo" ha commentato Sierks.

Boulder flying by comet node full image 2

Un frammento di grandi dimensioni fotografato il 30 luglio, quando Rosetta era a 185 km dal nucleo. Cliccare per vedere l'animazione.
Copyright ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Sierks ha anche rimarcato che, in base alle nuove stime, il volume della cometa è stato ritoccato verso il basso e di conseguenza la stima della densità della cometa è leggermente cresciuta; inoltre, secondo lo scienziato, "E' probabile che la cometa sia destinata a spezzarsi in 2 o più parti, come molte altre in passato, ma non in questa orbita"; la "crepa" fotografata mesi fa nella regione del "collo" misura al massimo 4m di larghezza ed è comunque non osservabile adesso perchè situata nell'emisfero nord, attualmente in ombra.

 In effetti, sul nucleo cometario le stagioni stanno cambiando rapidamente: a Maggio 2015 c'è stato l'equinozio di primavera, a Marzo 2016 ci sarà quello autunnale, come illustrato nell'immagine sottostante che mostra, con contorni colorati, le regioni prima in ombra e adesso svelate dalle nuove condizioni di illuminazione:

Comet southern hemisphere

Le nuove regioni svelate sulla superficie del nucleo. Philae dovrebbe trovarsi nella zona di "Wosret". Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

 Infine, l'italiana Barbara Cozzoni (Philae Operations Engineer) ha parlato della situazione di Philae. Dal 9 Luglio non si ricevono più trasmissioni dal lander e, in base agli ultimi dati telemetrici, un ricevitore di Philae era rotto ed entrambi i trasmettitori mostravano un degrado nel funzionamento. Inoltre, si è riscontrato un inspiegabile ritardo di 34 minuti tra la ricezione dei comandi da Rosetta e il momento in cui Philae ha iniziato a trasmettere i dati; questo ha dettato un cambio di strategia nei tentativi di ristabilire i contatti, per ora infruttuoso. In base ai dati disponibili e ai modelli realizzati, comunque, il lander dovrebbe trovarsi in ottime condizioni di temperatura e illuminazione (e quindi di approvigionamento energetico) almeno fino a Settembre/Ottobre; l'idea che un getto di gas, investendo in pieno Philae, possa verlo spostato o danneggiato è inverosimile e il team continua a sperare di ristabilire i contatti da un momento all'altro; per ora, tuttavia, la geometria dell'orbita di Rosetta e l'orientamento della cometa non sono molto favorevoli in questo senso.

 

Riferimenti:
- http://blogs.esa.int/rosetta/2015/08/06/celebrating-a-year-at-the-comet/
- http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Science/Rosetta/Comet_s_firework_display_ahead_of_perihelion
- http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Science/Rosetta/Rosetta_s_big_day_in_the_Sun
- http://www.esa.int/spaceinimages/content/search?SearchText=rosetta&img=1&sortBy=published