Cosa succederà esattamente?

La Luna si troverà al perigeo, cioè nel punto della sua orbita più vicino alla Terra. Quando ciò accade in fase di Luna piena, si parla di "superluna", un termine impreciso da un punto di vista astronomico e tecnico ma sicuramente efficace. Fu coniato 30 anni fa dall'astrologo Richard Nolle ma solo di recente sembra essere diventato di uso popolare.

Con una definizione molto generosa, che consente di avere diverse superlune nell'arco dell'anno, Nolle l'aveva descritta come:
"... una Luna nuova o piena che si verifica quando la Luna è in prossimità (entro il 90%) del suo massimo avvicinamento alla Terra in una data orbita".

In pratica, quando il disco lunare, visto dalla Terra, è di fronte al Sole e quindi completamente illuminato e la Luna si trova in prossimità del perigeo, allora si parla di "superluna", una circostanza che fa sembrare il nostro satellite circa il 14% più grande e il 30% più luminoso.

Supermoon

La Luna al perigeo (a sinistra) e all'apogeo (a destra)
Credit: Inconstant Moon

"Dal momento in cui l'orbita della Luna non è un cerchio perfetto, a volte il satellite si avvicina di più alla Terra", ha spiegato Noah Petro, vice scienziato del progetto Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA al Goddard Space Flight Center di Greenbelt, Maryland. "Quando è più lontana si chiama apogeo e quando è più vicina perigeo. Il 27 settembre avremo una Luna piena al perigeo, la luna piena più vicina dell'anno",

In base alla definizione di Nolle, per essere una superluna, il nostro satellite deve trovarsi entro i 361.836 chilometri dal nostro pianeta, dove tale valore deve essere inteso come la distanza tra i centri dei due corpi. Nel 2015 questa circostanza si verificherà in tutto sei volte: è avvenuta il 20 gennaio (luna nuova), il 18 febbraio, il 20 marzo e il 29 agosto (superluna) e accadrà nuovamente il 28 settembre all 2:50 UTC e il 27 ottobre.

"Non c'è differenza fisica nella Luna", ha specificato Petro, "sembra solo leggermente più grande in cielo".

Ma il 28 settembre si verificherà in concomitanza ad un'eclissi totale che renderà la notte ancora più spettacolare: per più di un'ora, l'ombra della Terra inghiottirà la Luna. L'evento sarà visibile dall'Italia.

"Si tratta solo di dinamiche planetarie", ha aggiunto Petro.

Questa eclissi fa parte di un ciclo, una "tetrade" iniziata il 15 aprile 2014, formato da quattro rare eclissi totali di Luna, senza alcuna eclissi parziale o penombrale tra l'una e l'altra.

Anche se le eclissi lunari non sono così rare, l'ultima con superluna risale al 1982 e la prossima si verificherà nel 2033 (forse questo 28 settembre vale la pena mettere la sveglia!).

A differenza delle eclissi di Sole, quelle di Luna sono piuttosto lunghe: questa durerà un'ora e 12 minuti (inizierà alle 2:11 UTC e terminerà alle ore 7.23 UTC) e sarà visibile dal Nord e dal Sud America, dall'Europa, dall'Africa e parte dell'Asia occidentale e del Pacifico Orientale.

Settembre sarà proprio il mese della Luna: sabato 19 verrà festeggiata a livello mondiale.
Si tratta di un'iniziativa promossa da diversi enti di ricerca ed associazioni, tra cui la NASA, l'Astronomical Society of the Pacific & the NASA Night Sky Network, l'EU-Universe Awareness, il Lunar and Planetary Institute, la NASA Lunar Science Institute e, in Italia, dall’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) in collaborazione con l’UAI (Unione Astrofili Italiani). Qui la mappa degli eventi.