La dichiarazione, come riporta il sito centauri-dreams.org che ha diffuso la notizia, è contenuta in un documento reso pubblico da Alexander Panov, ricercatore senior presso la Moscow State University Skobeltsyn Institute of Nuclear Physics (MSU SINP).

Anche se è stato reso noto soltanto ora, il segnale è stato ricevuto il 15 maggio 2015 alla lunghezza d'onda di 2,7 centimetri (cioè una frequenza di circa 11 GHz), con un'ampiezza stimata di 750 mJy.
La sorgente apparente è la stella HD 164595, simile al nostro Sole per dimensioni, composizione ed età, già nota per ospitare un esopianeta nettuniano caldo. Il sistema si trova a 95 anni luce dalla Terra nella costellazione di Ercole.

Per gli autori della scoperta, guidati da Nikolai Bursov della Russian Academy of Sciences’ Special Astrophysical Observatory, "è necessario il monitoraggio permanente di questo obiettivo".
Nessuno sta dicendo che questo segnale è stato inviato da una civiltà extraterrestre ma è considerato un buon candidato. Tuttavia, interferenze o sorgenti naturali non possono ancora essere escluse. Un gruppo di astronomi francesi, ad esempio, sta prendendo in considerazione la possibilità di un evento di microlensing, in cui HD 164595 ha amplificato una sorgente lontana.

D'altra parte non tutti hanno preso l'annuncio con entusiasmo.
Eric Korpela, astrobiologo e astrofisico, scienziato del progetto seti@home, commenta così su forum dedicato:

Sono sicuro che molti di voi hanno visto la notizia di un "segnale SETI" rilevato dalla stella HD 164595.
Io ero una delle tante persone che hanno ricevuto il messaggio di posta elettronica con oggetto "Candidato SETI segnale rilevato dai russi dalla stella HD 164595 con il radiotelescopio RATAN-600." Dal momento in cui la mail arrivava da noti ricercatori SETI, ho letto oltre la presentazione. Ero indifferente. Una delle 39 scansioni passate sopra la stella aveva mostrato un segnale circa 4,5 volte sopra la potenza del rumore medio con un profilo simile a quello di un fascio. Naturalmente SETI@home ha già trovato milioni di potenziali segnali con caratteristiche simili ma questo non basta per avere un buon candidato. I rilevamenti multipli sono un criterio minimo.

Dato che le scansioni effettuate erano a banda larga, non c'è davvero nulla che permetta di distinguere questo segnale radio naturale transitorio (brillamento stellare, nucleo galattico attivo, microlensing di una sorgente di fondo, etc.). Non c'è neppure nulla che possa distinguerlo da un satellite passato attraverso il campo di vista del telescopio. Tutto sommato, è relativamente poco interessante dal punto di vista SETI.

Ma, naturalmente, è stato annunciato ai media ed i giornalisti non hanno le basi per sapere che non è interessante...

Ed ancora:

Noi lo consideriamo un segnale quando:
- E' persistente. Appare nello stesso punto nel cielo in molteplici osservazioni.
- Proviene solo da un punto specifico-
- Se si ri-osservarva il target, il segnale è ancora lì

Altre cose che aggiungono credibilità sono:
- La frequenza / il periodo / il ritardo non corrispondono ad interferenze note.
- il tasso di spostamento Doppler indica che la sua frequenza è stabile all'interno del centro di massa del sistema solare.
- Le sue proprietà (di larghezza di banda, velocità, codifica) indicano un'origine intelligente.

Sfortunatamente in metodo di osservazione utilizzato dalla squadra russa non soddisfa molti di questi punti:
- Il segnale non era persistente.
- Il segnale era sparito quando il bersaglio è stato osservato di nuovo.
- La frequenza / il periodo / il ritardo non sono stati determinati
- il tasso di spostamento Doppler è sconosciuto.
- Molte fonti di interferenza, compresi i satelliti, sono presenti nella banda osservazione.

La scoperta verrà discussa al 67° International Astronautical Congress (IAC) in Guadalajara, Mexico, il 27 settembre 2016.