La missione aveva lo scopo di testare quelle tecnologie che saranno fondamentali per la prossima Chang’e 5 che, nel 2017, riporterà a Terra alcuni campioni di suolo lunare.

E sembrava finita qui.
Tuttavia, durante la fase finale della missione, il modulo di servizio si era separato dal resto del veicolo eseguendo una nuova accensione ma per far cosa?

La risposta arriva con un comunicato rilasciato il 29 novembre dal State Administration for Science, Technology and Industry for National Defense (SASTIND), in base al quale, il modulo di servizio avrebbe raggiunto il Punto di Lagrange L2 il 28 novembre.

Chang'E 5-T1 orbita del modulo di servizio

Credit: SASTIND

Il 1 novembre, dopo la separazione è tornato in un'orbita ellittica con apogeo a 540.000 km e perigeo a 600 km.
Il 9 novembre e il 17 novembre ha completato due trasferimenti orbitali e il 23 novembre, dopo aver preso la giusta spinta, si è diretto verso L2.

Orbita di LissajousIl 27 novembre è entrato intorno ad L2 in un'orbita di Lissajous (una traiettoria tridimensionale la cui forma richiama le curve di Lissajous), con ampiezza orbitale di 20 mila km per l'asse x, 40 mila km per l'asse y, 35 mila km per l'asse z.

Il 28 novembre il modulo di servizio si trovava a 421.000 km di distanza dalla Terra ed a 63.000 km dalla Luna e manterrà in questa posizione fino a gennaio, per tornare poi, forse, in orbita lunare.

Alle 8:00 UTC in punto del 9 novembre la fotocamera del modulo di servizio ha scattato la straordinaria foto ricordo in apertura, quando si trovava a 540.000 km dalla Terra ed a 920 mila chilometri di Luna.