Nuovo risultato dell’Event Horizon Telescope, che ha ripreso il "parsec centrale" del blazar J1924-2914 con una risoluzione inedita, rivelando nuovi dettagli del nucleo galattico attivo.
La rete radiointerferometrica VLBA ha permesso di fare una misura diretta della distanza di uno di questi particolari tipi di stelle di neutroni, per molti versi ancora misteriose e forse legate ai fantomatici "Fast Radio Bursts".
L'ormai celebre buco nero supermassiccio di M87, il primo e per ora unico ad essere stato "fotografato", ha rivelato sottili cambiamenti da un anno all'altro.
Per la prima volta, utilizzando l'elevatissima precisione di una rete radiointerferometrica continentale, è stata rilevata la presenza di un pianeta grande come Saturno in orbita stretta attorno a una stella nana a 35 anni luce dalla Terra.
Il radiointerferometro sudafricano ha registrato una sconvolgente immagine "profonda" del cielo nelle onde radio, con centinaia di migliaia di radiogalassie dotate di nuclei attivi o di regioni con intensa attività di formazione stellare, la cosiddetta "alba cosmica".
Mentre il lento lavoro per produrre "l'immagine del secolo" procede, sono stati pubblicati gli incoraggianti risultati delle osservazioni condotte nel 2013 con sole 4 antenne.
L'elaborazione dei dati raccolti ad Aprile prosegue, tra non molto potremo vedere le prime immagini di un buco nero.
Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare del progetto internazionale per fotografare direttamente due buchi neri supermassicci. Vediamo di chiarire di che si tratta e cosa dobbiamo realmente aspettarci (anche per evitare cocenti delusioni!).
Lo SKA (Square kilometer Array) è un progetto ciclopico che prevede l’installazione di migliaia di antenne in Australia e Sud-Africa; in varie parti del mondo si stanno sperimentando le tecnologie da utilizzare e questo nuovo array per onde metriche, installato in Sardegna accanto alla parabola da 64m del Sardinia Radio Telescope (SRT), è un prototipo a livello nazionale con cui sperimentare tecnologie e tecniche di calibrazione che saranno impiegate negli “aperture array” di nuova generazione, primi fra tutti quelli a bassa frequenza dello Square Kilometre Array.
Per la prima volta, l'esplosione di una nova, una nana bianca nota come Nova Delphinus 2013, nella costellazione del Delfino, è stata osservata con un dettaglio senza precedenti.
Il gruppo di ricerca, formato da 37 astronomi provenienti da 17 diverse Istituzioni e guidato da Gail Schaefer, ha lavorato presso la Georgia State University che gestisce il CHARA Array (Center for High Angular Resolution Astronomy) nell'Osservatorio di Mount Wilson, nelle montagne di San Gabriel della California del sud.