Lo scienziato planetario Erdal Yiğit suggerisce che le interazioni dell'atmosfera superiore con il vento solare, non sono sufficienti a spiegare la perdita di acqua dalla superficie di Marte.
Gli scienziati continuano a trovare prove controverse della presenza passata di acqua su Marte, questa volta in Arabia Terra, una vasta regione montuosa nell'emisfero settentrionale del pianeta.
Sorprendentemente, il Sole potrebbe essere stato una delle principali fonti dell'acqua sulla Terra. Il vento solare, composto da particelle cariche provenienti dalla nostra stella, in gran parte costituite da ioni di idrogeno, avrebbe creato acqua in abbondanza sulla superficie degli asteroidi che, nelle prime fasi di formazione del Sistema Solare, colpirono pesantemente il pianeta.
L'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) ha rilevato acqua e monossido di carbonio nella galassia più massiccia dell'Universo primordiale.
Un team internazionale di ricercatori ha utilizzato le variazioni stagionali per identificare probabili depositi di ghiaccio d'acqua sotto la superficie marziana, nelle regioni temperate di Marte, dove sarebbe più facile sopravvivere per i futuri esploratori umani.
Anche se oggi Marte è un pianeta desertico, secondo un nuovo studio, condotto dai ricercatori dell'Università del Texas, selvagge inondazioni hanno modellato la sua superficie, scavando profonde voragini e spostando grandi quantità di detriti. Rispetto all'erosione dell'acqua che modella la Terra, questi processi sarebbero avvenuti molto rapidamente.
Sfruttando la luce solare riflessa dalle colline e un nuovo metodo di elaborazione delle immagini, un gruppo di ricercatori, guidati dal Max Planck Institute for Solar System Research (MPS), ha prodotto mappe da 1-2 metri per pixel dei crateri al polo sud della Luna che potrebbero ospitare riserve di ghiaccio d'acqua.
Secondo una nuova ricerca della Washington University di St. Louis, Marte sarebbe troppo piccolo per trattenere grandi quantità di acqua e sostanze volatili fondamentali per la vita.
Secondo una nuova ricerca, gli aloni chiari ricchi di silice intorno alle fratture, individuati da Curiosity nel cratere Gale, indicano che l'acqua è rimasta nel sottosuolo per molto tempo. Questa scoperta aumenta il potenziale di abitabilità passata di Marte.
Lo strumento Imaging Infrared Spectrometer (IIRS) a bordo dell'orbita lunare indiana Chandrayaan-2 ha trovato la presenza sia di ioni idrossile (OH) che di molecole d'acqua (H2O) sulla superficie della Luna.