Questa è la temperatura al suolo per il giorno 14 febbraio, ricavata dal satellite europeo Copernicus/Sentinel-3
L'altro ieri la temperatura massima registrata da Insight ha sfiorato i 0°C, la più alta dall'inizio delle misurazioni.
Con gli ultimi sei anni di osservazione, le sonde della NASA in orbita attorno a Marte hanno individuato tre tipi di tempeste di polvere che si verificano con regolarità, nello stesso periodo dell'anno durante la primavera e l'estate nell'emisfero sud del pianeta.
Ieri Curiosity ha completato due anni marziani di attività nel cratere Gale, registrando i dati di due cicli stagionali completi.
Oggi vorrei parlare di un argomento un po' diverso, in maniera abbastanza leggera, se pur con qualche dettaglio matematico-fisico, se non altro per rinfrescare qualche ricordo di studi passati, che ormai iniziano ad essere abbastanza datati.
Questa composizione mostra come è variata la temperatura sulla superficie della grande luna di Saturno, Titano, ad intervalli di due anni, dal 2004 al 2016.
Ieri sera si è tenuto un nuovo appuntamento online sul canale ustream della NASA per gli aggiornamenti sulla missione Curiosity.
La conferenza è iniziata precisando che il tema trattato non avrebbe riguardato i risultati del campione solido sniffato dal SAM ma analisi sui dati meteo.
Contro ogni previsione Curiosity si sta godendo delle belle e calde giornate su Marte e la primavera ancora non è arrivata sul luogo dell'atterraggio.
La stazione meteorologica Remote Environment Monitoring (REMS) a bordo del rover ha misurato temperature come 6° Celsius durante il pomeriggio e in generale, sono salite sopra allo 0 per più della metà dei giorni in cui REMS ha rilevato dati.
Non c'è che dire, alcune foto di Curiosity ricordano molto il deserto del Mojave (California, USA). A notare l'impressionante somiglianza è il team stesso della missione MSL.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.