Secondo gli astrofisici dell'Università di Berna, in Svizzera, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko della missione Rosetta, pur contenendo ingredienti primordiali, non avrebbe ottenuto la sua forma attuale durante la nascita del Sistema Solare, 4,5 miliardi di anni fa, ma avrebbe poco più di un miliardo di anni.
Questa immagine della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko fa parte di un'animazione ripresa dal telescopio della NASA Kepler.
L'Agenzia Spaziale Europea ha deciso di chiamare il luogo di impatto di Rosetta con il nome "Sais", la località in cui venne originariamente rinvenuta la stele di Rosetta.
La sonda dell'ESA Rosetta ha terminato la sua missione. La conferma è arrivata puntuale, alle 13:19 ora italiana, al centro operativo dell'ESA. Addio Rosetta!
Questa è la prima di una sequenza di immagini che documentano la discesa finale di Rosetta verso la cometa 67P/Churimov-Gerasimenko.
La fine è vicina per la sonda dell'ESA Rosetta, che domani verrà guidata verso un impatto controllato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Questo è il luogo in cui la sonda europea Rosetta andrà a posarsi tra soli 5 giorni, terminando la sua gloriosa missione iniziata 12 anni fa, il 3 Marzo 2004.
La scorsa estate, quando 67P/Churyumov–Gerasimenko si stava avvicinando al Sole ed era nel periodo di massima attività, la sonda dell'ESA Rosetta ha osservato 34 esplosioni provenire dal nucleo della cometa nell'arco di 3 mesi.
Altra spettacolare immagine di Rosetta, ormai giunta a una settimana dalla conclusione della sua epica missione.
Altra immagine del nucleo della Chury, ripreso da Rosetta 3 settimane fa con una risuoluzione di 7 cm/pixel. Si notano, sul bordo di molte rocce, curiose striature "luminose" probabilmente dovute ad un insolito gioco di luce.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.