Le onde spaziali, note come onde di Kelvin-Helmholtz, si verificano al confine tra il vento solare e lo scudo magnetico terrestre e variano in base alle stagioni.
Una diretta verso Mercurio, l'altra in rotta verso il Sole, le due sonde BepiColombo e Solar Orbiter ci stanno aiutando a comprendere meglio il "gemello della Terra".
Questo tipo di onda attraversa la parte più esterna del nucleo esterno della Terra ogni sette anni e finora era completamente sconosciuta. La scoperta è stata presentata al Living Planet Symposium dell'ESA.
Un team internazionale di astronomi ha rilevato, per la prima volta, la firma di un campo magnetico attorno a un pianeta al di fuori del nostro Sistema Solare.
Dopotutto, la magnetosfera terrestre non è completamente in balia del vento solare: mentre i bordi si increspano in una serie di onde energetiche, alcune inaspettatamente, tornano indietro e si fermano.
La sonda della NASA Juno a rilevato ioni con energie superiori a 100 megaelettronvolt per nucleone, intrappolati alle medie latitudini di Giove.
I poli magnetici terrestri non stanno mai fermi e, anzi, negli ultimi tempi il movimento è accelerato, come si vede in queste due mappe delle regioni polari.
Che Encelado fosse importante per la magnetosfera di Saturno è un fatto noto da quando la sonda della NASA Cassini ha iniziato a studiare il sistema nel 2004 ma ora gli scienziati dell'University College London hanno dimostrato che l'apporto nel tasso di plasma proveniente dalla ionosfera del pianeta, a volte, equivale a quello in arrivo dalla piccola luna. Di fatto, questi sono i primi risultati che indicano il ruolo giocato dal deflusso ionosferico nella magnetosfera di un gigante gassoso.
Circa nove mesi fa la NASA ha lanciato le quattro sonde gemelle Magnetospheric MultiScale (MMS), la prima missione dedicata allo studio del fenomeno della riconnessione magnetica nella magnetosfera terrestre. Ora, i primi promettenti risultati sono stati presentati il 17 dicembre a San Francisco in occasione della riunione annuale dell'American Geophysical Union.
Le condizioni atmosferiche estreme, influenzate dalla meteorologia spaziale, sono da tempo considerate una minaccia per le alte latitudini terrestri. Tuttavia, un nuovo studio mostra che eventi minori possono amplificarsi vicino all'equatore.