Lo spettrometro Ultraviolet Spectrograph (UVS), a bordo della sonda della NASA Juno, ha rilevato nuove deboli caratteristiche dell'aurora gioviana..
La Luna potrebbe aver avuto un campo magnetico molto molto tempo fa, abbastanza forte da proteggere la Terra e renderla abitabile.
I poli magnetici terrestri non stanno mai fermi e, anzi, negli ultimi tempi il movimento è accelerato, come si vede in queste due mappe delle regioni polari.
Un’area di depressione magnetica, nota come Anomalia del Sud Atlantico, continua a crescere, destando qualche preoccupazione.
Intensità e polarità del campo magnetico gioviano, registrato dalla sonda Juno durante i suoi 12 passaggi ravvicinati (perigiove).
Il base ai dati rilevati dalla sonda dell'ESA Mars Express, gli "ombrelli" magnetici sparsi sulla crosta di Marte influenzano significativamente la sua atmosfera superiore.
Calcolare il periodo di rotazione di Saturno e quindi la durata di un giorno sul pianeta è una delle sfide più grandi per gli scienziati. Questi valori sono stati aggiornati negli ultimi decenni e man mano perfezionati ma la vera risposta potrebbe arrivare solo grazie all'ultima fase della missione Cassini.
Quando la sonda Giotto aveva sorvolato la cometa di Halley tre decenni fa, aveva scoperto una vasta regione priva di campo magnetico estesa per oltre 400 chilometri dal nucleo, confermando qualcosa che gli scienziati sospettavano da tempo ma non avevano mai osservato direttamente. Ora anche i dati di Rosetta mostrano che attorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko c'è una grande bolla dove il campo magnetico è assente.
Vi ricordate la cometa C/2013 A1 (Siding Spring) che il 19 ottobre 2014 effettuò uno storico sorvolo di Marte passando a soli 139.500 chilometri dalla superficie del pianeta? Tutti gli occhi elettronici delle sonde e dei rover erano puntati su di lei. L'orbiter della NASA MAVEN e l'indiano MOM erano arrivati giusto in tempo per lo spettacolo, entrando in orbita rispettivamente il 22 ed il 24 settembre 2014.
Questo fotogramma è tratto da una animazione ad alta risoluzione fatta con un supercomputer; essa mostra il collasso del nucleo in una stella massiccia che, nel giro di soli 10 millisecondi, amplifica il proprio campo magnetico grazie alla rapida rotazione differenziale fino a raggiungere una intensità pari a 1015 volte quella del campo magnetico solare!
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.