Continua il resoconto sui tentativi di comunicazione tra Rosetta e Philae, narrati dai protagonisti nel Blog di Rosetta e tradotti in questo sito (si veda anche la puntata precedente).
La strategia per tentare di comunicare con il lander raccontata dai protagonisti, con retroscena un pò tecnici ma affascinanti!
Questa coreografica vista della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko è stata ripresa dalla sonda dell'ESA Rosetta da una distanza di 336 chilometri dal nucleo, il 22 agosto, sette giorni dopo il perielio.
Le numerose fratture che caratterizzano la superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko sarebbero il frutto dello stress termico provocato dal Sole durante i diversi passaggi al perielio.
Lo scorso anno, il Rosetta Plasma Consortium (RPC) aveva inaspettatamente ascoltato dei "suoni" prodotti dal campo magnetico attorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Ora, un articolo pubblicato sulla rivista Annales Geophysicae, in occasione dell'European Geosciences Union 2015, svela ulteriori dettagli del "canto di Chury".
Questa è la mappa dei probabili punti da cui sgorgano ben 26 getti di gas e polvere, osservati da Rosetta sul nucleo della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, usando lo strumento Osiris.
In occasione del perielio, l'ESA ha rilasciato un nuovo modello della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko molto più accurato rispetto alle prime simulazioni di circa un anno fa ed un utile strumento interattivo che consente di esplorare la forma e la geologia del nucleo, osservandolo anche dal punto di vista di Rosetta.
Oggi è il grande giorno in cui la cometa e la sonda raggiungono la minima distanza dal Sole. Per l'occasione, l'ESA ha organizzato un hang-out con molte nuove immagini e informazioni sulla missione.
Domani la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko raggiungerà la minima distanza dal Sole e già da alcune settimane Rosetta sta registrando un drastico incremento di attività sulla superficie del nucleo; ecco cosa è successo una dozzina di giorni fa...
Dopodomani la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko giungerà al perielo, e insieme a lei anche la sonda Rosetta. In questa immagine vengono messe a confronto gli aspetti molto diversi che la cometa mostra a distanza di un anno; in entrambe viene ritratto, in primo piano, il lobo minore o "testa" della cometa, con in evidenza la depressione circolare di Hatmehit, non lontano da dove si è posata Philae.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.