Le immagini riprese nel mese di agosto dalla narrow angle camera di OSIRIS (Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System), il sistema di imaging a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, hanno offerto la possibilità di creare un anaglifo spettacolare dei getti della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. L'immagine è stata pubblicata ieri sul blog della missione.
MIRO (Microwave Instrument for the Rosetta Orbiter), a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, ha studiato il polo sud di Chury verso la fine della stagione invernale, suggerendo che quelle regioni ospitano le maggiori concentrazioni di ghiaccio viste sulla cometa appena sotto la superficie.
Questa struttura sulla superficie della cometa 67P C-G è stata recentemente battezzata in onore di Angioletta Coradini, la ricercatrice italiana che ha lavorato su Rosetta e che è deceduta 4 anni fa, prima di poter vedere i risultati del suo lavoro sullo strumento VIRTIS. Un altro "gate" è stato dedicato all'americana Claudia Alexander, anch'essa ha lavorato a Rosetta ed è scomparsa lo scorso Luglio.
La scorsa settimana avevamo raccontato il ciclo dell'acqua sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il processo descritto riguardava l'evoluzione di una regione molto caratteristica di Chury, il collo, osservata dal Visible, InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer (VIRTIS), lo strumento che parla italiano a bordo della sonda dell'ESA Rosetta.
Questa impressionante vista della regione "Seth", sulla cometa Churyumov-Gerasimenko, risale a circa un anno fa...
La curiosa forma a "rubber duck" ("paperella di gomma") di Chury sarebbe il frutto di lenta collisione e fusione di due comete nei primi anni di vita del Sistema Solare.
Il Double Focusing Mass Spectrometer (DFMS) dello spettrometro ROSINA (Rosetta Orbiter Spectrometer for Ion and Neutral Analysis), a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, ha rilevato per la prima volta argon dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Rosetta ha mostrato l'esistenza di un ciclo giornaliero dell'acqua sulla superficie del nucleo cometario.
Il 23 settembre, la sonda dell'ESA Rosetta si allontanerà dalla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko per un escursione di tre settimane che la allontanerà fino a 1.500 chilometri dal nucleo. Lo scopo è quello di studiare la chioma su larga scala quando l'attività di Chury è ancora alta nella fase post-perielio.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.