Questa immagine è stata pubblicata qualche giorno fa su "OSIRIS Image of the Day", il nuovo sito web della missione dell'ESA Rosetta in cui il team delle fotocamere OSIRIS (Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System) ha deciso di condividere quasi un'immagine al giorno e quasi in tempo reale.
Finalmente l'Archive Image Browser, già ricco di immagini della NavCam, è stato ampliato con una grande quantità di immagini di OSIRIS (Optical, Spectroscopic, and Infrared Remote Imaging System) la fotocamera ad alta risoluzione a bordo della sonda dell'ESA Rosetta.
Immagine estremamente dettagliata del nucleo cometario della 67P/Churyumov–Gerasimenko, catturata 5 giorni fa dalla camera Osiris narrwo-angle di Rosetta, a una distanza di 103 km (scala di 1.87 km/pixel). Sulla destra c'è Abydos, la regione dove si è posato il lander Philae.
Dopo (quasi) un'immagine al giorno con la rubrica #CometWatch, arriva un nuovo sito web dedicato alle immagini ad alta risoluzione della fotocamera OSIRIS a bordo della sonda dell'ESA Rosetta. Una grande novità annunciata ieri dall'ESA.
Immagine del nucleo della cometa 67P ripresa da Rosetta lo scorso 22 Novenbre, da 128 km di distanza. Come si vede, la cometa mostra ancora segni di evidente attività su varie zone della superficie, nonostante il perielio sia ormai avvenuto oltre 3 mesi fa.
Il team della missione dell'ESA Rosetta ha rilasciato diverse pubblicazioni questa settimana, in occasione di una doppia ricorrenza: il 47° incontro annuale della Division for Planetary Sciences (DPS15) della American Astronomical Society, a Washington D.C. e l'anniversario del #CometLanding.
"C'è ancora una speranza per ristabilire un contatto con il lander europeo Philae. Diciamo 50-50", ha dichiarato martedì Stephan Ulamec, project manager del Centro Aerospaziale Tedesco DLR.
Anche il satellite astrometrico europeo GAIA si è cimentato con la ripresa della 67P/Churyumov-Gerasimenko, qui fotografata lo scorso 14 Settembre quando era a 260 milioni di km dalla Terra.
Questa immagine della cometa "Chury", ripresa dalle isole Canarie 1 mese fa, mostra con due cerchietti rossi le posizoini relative del nucleo cometario e della sonda, all'epoca poste a 1500 km l'una dall'altra.
Grazie ai dati rilevati dalla sonda dell'ESA Rosetta, è stato identificato ossigeno molecolare nella chioma di Chury. Il gas risale probabilmente all'epoca in cui la cometa si è formata: una scoperta sorprendente che potrebbe cambiare la nostra comprensione sulle origini del Sistema Solare e complicare la ricerca di biosignature sui pianeti extrasolari.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.