Durante il fine settimana, Rosetta è entrata in modalità di emergenza a soli 5 km dalla superficie della cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko. Fortunatamente, il contatto con la sonda è stato ristabilito ed è già iniziata la prevista manovra di allontanamento dal nucleo.
Gli ingredienti fondamentali per l'origine della vita sulla Terra sono stati scoperti nella cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Si tratta dell'amminoacido glicina, che si trova comunemente in proteine e fosforo, un componente chiave del DNA e le membrane cellulari.
Spettacolare vista del terreno estremamente variegato sul nucleo cometario 67P/Churyumov-Gerasimenko, ripreso il 1 Maggio da una distanza di 18.8 milioni di km.
Una spettacolare veduta radente della regione di Imhotep, sul lobo principale del nucleo cometario Chury. Sulla destra, nella pianura, è visibile il masso Cheops alto 25m mentre sullo sfondo frastagliato si vede un enorme spuntone in bilico, apparentemente al centro di un misterioso solco circolare...
Altra immagine ravvicinata dell nucleo cometario della Chury, stavolta ripresa con ripresa con la camera ad alta risoluzione e stretto campo a bordo di Rosetta.
Lo spettrometro VIRTIS (Visible and InfraRed Thermal Imaging Spectrometer), a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, ha registrato sorprendenti variazioni di colore e luminosità sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, man mano che si muoveva verso perielio.
Alla fine di marzo, Rosetta si è nuovamente allontanata dal nucleo della Chury, dopo avere ripreso la cometa da una distanza di 12-20 km.
Come promesso, ecco un ingrandimento dell'immagine di ieri, ripreso stavolta con la "Narrow Angle Camera" di Rosetta lo scorso 19 Marzo.
15 giorni fa Rosetta ha fatto questa spettacolare ripresa della regione di Cheops, sul lobo principale del nucleo cometario di Chury.
Nonostante Chury si trovi ormai lontano dal Sole, le campagne di osservazioni da Terra hanno mostrato una scia di polveri di oltre 10 milioni di chilometri.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.