Anche questa volta la sede della presentazione sulle novità del progetto Starship si è tenuta a Starbase, a partire dalle ore 21 locali del 10 febbraio 2022 (le 3 del giorno 11 in Italia) con, sullo sfondo la vista spettacolare della torre orbitale con il Super Heavy booster B4 sormontato dalla Starship S20, piazzata lì per l'occasione, per la prima volta utilizzando l'apposita attrezzatura, battezzata 'chopstick'.
Qui altre foto dell'evento pubblicate nella Immagine del Giorno di Marco Di Lorenzo. In un'ora e mezza, Elon Musk ha iniziato spiegando nuovamente, di fronte ad un pubblico di giornalisti, appassionati e maestranze della compagnia, i due motivi per cui SpaceX si è imbarcata nella realizzazione di un sistema di lancio orbitale completamente e rapidamente riutilizzabile: da un lato, rendere gli esseri umani una società multi-planetaria in caso accada qualcosa di irreparabile al nostro pianeta, dall'altro risvegliare in tutti noi la fiducia e l'entusiasmo verso il futuro che non può più essere relegato solo ai film di fantascienza. Ovviamente il primo passo nel diventare una specie multi-planetaria è colonizzare Marte e, per far ciò, serve un sistema di lancio riutilizzabile, rapido e poco costoso che sia in grado di piazzare in orbita milioni di tonnellate di materiali.
Il CEO di SpaceX Elon Musk ha presentato il primo aggiornamento significativo sul programma Starship dell'azienda dal settembre 2019, offrendo un paio di nuovi dettagli sullo stato del primo tentativo di lancio orbitale del razzo più grande e potente mai costruito. Sfortunatamente, soprattutto, l'aggiornamento promesso è stato principalmente un rimaneggiamento della visione ad ampio raggio dei programmi Starship e Mars di SpaceX, oltre ad alcuni dettagli di base - la maggior parte già noti - sul razzo, sui suoi motori Raptor e su come sarà gestito. Tuttavia, gran parte dell'evento è stata dedicata alle domande del pubblico, alcune delle quali hanno effettivamente estratto alcuni dettagli specifici dal CEO di SpaceX. Forse la singola novità più importante: un programma approssimativo ma aggiornato per il primo volo di prova orbitale di Starship.
Per essere sinceri, moltissime domande sono rimaste senza risposta lasciando un senso di insoddisfazione anche fra i presenti. Mesi dopo che la prima serie di serbatoi orbitali di Starbase ha raggiunto un certo grado di completamento, SpaceX deve ancora riempire quattro serbatoi principali di metano liquido (LCH4) con anche solo un grammo di carburante. Nello stesso periodo, i cinque serbatoi di ossigeno e azoto liquidi (LOx/LN2) dell'azienda sono stati riempiti con migliaia di tonnellate di propellente e refrigerante. Il perché non è ancora del tutto chiaro, a parte la speculazione che SpaceX si è scontrata con le rudimentali normative sullo stoccaggio del metano e sta rettificando lentamente quegli errori con modifiche. Senza nemmeno una schiera di serbatoi parzialmente operativa, SpaceX non sarà in grado di tentare il lancio orbitale di un'astronave, per non parlare di avviare il processo di qualificazione di un booster Super Heavy per il volo con prove generali (WDR) e test di accensione statici.
Nel mosaico un dettaglio dello scudo termico di S20 sulla torre orbitale. - Crediti: NSF/Nic Ansuini.- Assembled by M. Di Lorenzo
Musk inoltre non è riuscito a confermare o offrire un'ipotesi plausibile su quale Starship e Super Heavy booster supporteranno il primo volo di prova orbitale (OTF), se il primo OTF effettuerà almeno un'orbita (piuttosto che raggiungere la "sola" velocità orbitale) e cosa succederà alla nave 20 e al booster 4 se, come suggerisce una grande quantità di speculazioni, sono ultimamente caduti in disgrazia in favore di versioni più recenti e performanti. Se dovessero essere sostituiti, non è nemmeno chiaro il motivo o quanto tempo potrebbe essere necessario per qualificare una nuova nave e un booster dato che Super Heavy B4, ad esempio, deve ancora tentare un singolo test statico di accensione ben sei mesi dopo aver raggiunto la sua piena altezza. Tuttavia, in gran parte grazie alle domande poste dai membri dei media, Musk ha offerto alcune preziose informazioni sul primo volo di prova di classe orbitale di Starship. Il CEO di SpaceX afferma di ritenere che la Federal Aviation Administration (FAA) potrebbe completare una valutazione ambientale di Starbase già a marzo. Nella stessa presentazione, Musk ha dichiarato che SpaceX "spera di aver completato le revisioni ambientali entro un paio di mesi". La mancanza di approvazione ambientale è stata per mesi il collo di bottiglia più importante delle operazioni di lancio a Starbase. La FAA inizialmente prevedeva che tali revisioni sarebbero state completate entro la fine del 2021, ma di recente ha ritardato la data di completamento stimata alla fine di febbraio 2022. Un altro ritardo da febbraio a marzo (o successivo) è già stato previsto da settimane.
Nel grafico il totale di massa che, ipoteticamente, le Starship potrebbero inserire in orbita in un solo anno, a confronto con tutte quelle inviate dall'inizio dell'astronautica (a sinistra). Crediti: SpaceX.
Non è chiaro quanto sarà senza soluzione di continuità l'intero processo, ma SpaceX dovrà anche ricevere una licenza FAA per i lanci orbitali di Starship dopo aver approvato le revisioni ambientali. Ciò potrebbe richiedere giorni, settimane, mesi o anche un anno o più. Se SpaceX non riceve un "Finding Of No Significant Impact" (FONSI) sulla sua valutazione ambientale (EA) di Starbase e deve invece completare una dichiarazione di impatto ambientale (EIS) molto più ampia, Starbase potrebbe essere bloccato in un turbinio burocratico fino al 2023 o anche il 2024.
Per fortuna, Musk è estremamente fiducioso nelle alternative di SpaceX. Nel caso in cui Starbase diventi inutilizzabile a tempo indeterminato, SpaceX ha già ricevuto la piena approvazione ambientale per lanciare l'astronave dal Pad 39A presso il Kennedy Space Center. La società ha già avviato il processo di assemblaggio di una Starship e di una torre di cattura fuori sede e Musk ritiene che un sito di lancio al Pad 39A potrebbe essere portato in funzione in soli 6-8 mesi, se SpaceX dovesse rifocalizzare tutte le sue risorse sulla Florida. Comunque il futuro di Starbase sarà quello di produzione e sviluppo di Starship, mentre i lanci orbitali avverranno, prevalentemente dalla Florida.
Credits: SpaceX - Processing: Marco Di Lorenzo
E' stato appena accennato il problema con il gigantesco scudo termico di Starship, dichiarando che si tratta di un sistema a mattonelle poco costose realizzate in un'impianto della Florida. Altro punto delicato il rifornimento in orbita, del quale hanno bisogno le Starship per i voli oltre l'orbita bassa terrestre. E' stata mostrata un'immagine di sintesi (riportata qui sopra), con due Starship in orbita poste affiancate. Questa è una modalità completamente differente da quella mostrata due anni fa, nella quale le Starship si collegavano dalla parte dei motori. Il rifornimento orbitale dovrà essere dimostrato anche per il contratto con la NASA del lander lunare.
Elon ha affermato anche che l'obiettivo di SpaceX è avere l'hardware necessario per il primo volo di prova orbitale di Starship pronto per il lancio all'incirca allo stesso tempo di quando l'approvazione normativa sarà assicurata - "si spera un paio di mesi per entrambi". Se Starship S20 e Booster 4 sono ancora assegnati alla missione, non è difficile credere a quel programma. Starship ha già completato praticamente tutti i test a terra necessari per qualificarla per il volo, mentre, dall'esterno, Super Heavy non è mai sembrato pronto come adesso per i test statici dei motori. Se SpaceX intende utilizzare una nave e un booster diversi, tuttavia, la società dovrà ridurre il tempo necessario per l'assemblaggio finale e i test di qualificazione di un fattore due o tre rispetto a B4/S20. Se la prossima coppia Starship/Super Heavy impiegherà un tempo simile a quello di B4/S20, l'hardware necessario per il primo tentativo di lancio orbitale di Starship potrebbe non essere pronto fino ad agosto o settembre 2022. SpaceX dovrà anche costruire, testare, qualificare e spedire circa tre dozzine di motori Raptor 2, la cui produzione potrebbe richiedere, da sola, almeno sei o sette settimane al ritmo di produzione attuale.
Nella foto i due motori, a sinistra il 'vecchio' Raptor a confronto con il Raptor 2. Crediti: SpaceX.
In effetti ci sono stati pochi aggiornamenti importanti su Starship durante l'evento. Musk ha utilizzato gran parte della presentazione per fornire una panoramica generale del veicolo, oltre a ribadire il suo desiderio di lunga data di usarlo per rendere l'umanità multiplanetaria stabilendo un insediamento autosufficiente su Marte. La presentazione includeva anche un nuovo video con un'animazione al computer di una missione Starship su Marte.
Un interessante argomento in cui Musk ha offerto nuovi dettagli ha riguardato lo sviluppo del motore Raptor che spinge Starship. Il booster Super Heavy iniziale ha 29 motori Raptor, mentre invece i booster futuri ne ospiteranno 33. Il veicolo Starship ha invece sei Raptor ma in seguito potrebbe averne nove. SpaceX sta ora testando un design rivisto chiamato Raptor 2, che ha descritto come una "riprogettazione quasi completa" del motore. La nuova versione può produrre almeno 230 tonnellate di spinta, rispetto alle 185 tonnellate del modello iniziale, e potrebbe successivamente aumentare fino a 250 tonnellate. La nuova versione è anche "molto semplificata" nel suo design, ha detto, e meno costosa. "Raptor 2 costa circa la metà di Raptor 1 nonostante abbia molta più spinta e sia in generale un motore molto più robusto e più facile da costruire." Durante l'evento sono stati presentate le due versioni, una accanto all'altra. Raptor 2 è sembrato molto più 'pulito' e semplice. La produzione del motore Raptor era stata fonte di preoccupazione, fin dall'inizio, per Musk. A novembre aveva avvertito di una "crisi di produzione" a causa di problemi con lo sviluppo del motore che sono stati "francamente un disastro". Elon aveva persino suggerito che i problemi avrebbero minacciato la società di fallimento se non corretti. Musk è ora sembrato molto più ottimista riguardo a Raptor all'evento di Boca Chica. "Il sistema di produzione ha molto slancio," ha detto, prevedendo di produrre almeno sette motori a settimana entro marzo. "Sono numeri pazzeschi per dei motori a razzo."
Nell'immagine, tratta da un video, il Raptor 2 durante un test a McGregor. Crediti: SpaceX.
Musk ha parlato dell'utilizzo di Starship per il lancio dei satelliti Starlink della compagnia e della missione circumlunare dearMoon annunciata dal miliardario giapponese Yusaku Maezawa nel 2018. "Ci sono anche alcuni annunci futuri di cui penso che le persone saranno piuttosto eccitate", ha aggiunto. Ma, senza dubbio, la missione di più alto profilo di Starship è quella di far atterrare gli astronauti della NASA sulla Luna per la prima volta dal 1972. La NASA ha selezionato Starship lo scorso aprile per il programma Human Landing System (HLS), supportando lo sviluppo di una versione lander di Starship che porterà gli astronauti sulla superficie lunare e ritorno nella missione Artemis 3, attualmente prevista non prima del 2025. Musk non ha approfondito i dettagli sui progressi nella versione lander di Starship, ma ha affermato che questo non dovrebbe interferire con lo sviluppo di Starship da parte dell'azienda come veicolo di lancio. "Non credo che ci sia davvero un conflitto lì," ha detto. "Faremo molte navi, molti booster." "Aggiungere gambe per atterrare sulla luna, può essere fatto abbastanza rapidamente," ha affermato Musk. "Un alto tasso di produzione risolve molti mali".
In definitiva, non importa in quale ordine si svolgeranno gli eventi nei prossimi mesi, sembra comunque che SpaceX abbia un anno estremamente intenso - e si spera fruttuoso - di sviluppo e test di Starship davanti a se. Elon Musk è sembrato, come sempre, molto, forse troppo, ottimista sulle tempistiche e sulle difficoltà che attendono lo sviluppo di un veicolo spaziale come non ce ne sono mai stati prima di ora.