La lente gravitazionale con squisiti dettagli, grazie alla tecnica di interferometria mondiale VLBI.
L'ormai celebre buco nero supermassiccio di M87, il primo e per ora unico ad essere stato "fotografato", ha rivelato sottili cambiamenti da un anno all'altro.
Quella del buco nero al centro di questa galassia ellittica gigante è stata definita "immagine del secolo", ma è solo l'ultima di una serie di indagini a risoluzione crescente compiute tramite radiointerferometri.
Mentre il lento lavoro per produrre "l'immagine del secolo" procede, sono stati pubblicati gli incoraggianti risultati delle osservazioni condotte nel 2013 con sole 4 antenne.
Questi rack contengono gli hard disk zeppi di informazioni relative all'osservazione di due buchi neri effettuata lo scorso Aprile.
L'elaborazione dei dati raccolti ad Aprile prosegue, tra non molto potremo vedere le prime immagini di un buco nero.
Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare del progetto internazionale per fotografare direttamente due buchi neri supermassicci. Vediamo di chiarire di che si tratta e cosa dobbiamo realmente aspettarci (anche per evitare cocenti delusioni!).
Ieri a mezzanotte è stato aggiunto un secondo per tenere conto che la Terra sta rallentando, ossia sta impiegando più tempo per completare un giorno solare.
"Il giorno solare va gradualmente aumentando perchè la rotazione della Terra sta rallentando leggermente", dice Daniel MacMillan del NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland USA.