La NASA ha realizzato il suo primo panorama interattivo 360° da 1,3 miliardi di pixel.
Oltre 900 immagini raccolte dalle fotocamere del rover tra il 5 ottobre e il 16 novembre 2012 quando si trovava nel sito di Rocknest, dove è stato raccolto il primo campione di polvere marziana da una piccola duna di sabbia.
Da quando Curiosity ha prelevato il primo campione dall'interno di una roccia marziana con il suo trapano, in molti stanno iniziando a pensare che forse Marte, conosciuto come il Pianeta Rosso, non è poi così rosso.
I lavori di perforazione del rover hanno messo in evidenza una polvere grigia, ben differente dalla patina arancione che sembra avvolgere i paesaggi e la superficie marziana.
Il rover della NASA Curiosity ha lasciato da pochi giorni la zona di Point Lake, nell'area di Glenelg e si sta dirigendo verso "Yellowknife Bay", dove il team di missione sceglierà una roccia da perforare con il trapano per la prima volta.
Si è concluso ieri sera il meeting di apertura dell’AGU (American Geophysical Union) dedicato alla missione Mars Science Laboratory - Curiosity, trasmesso in diretta sul canale NASA tv ustream.
All’ordine del giorno, i tanto attesi risultati dell’analisi sul primo campione solido di terreno marziano sniffato dal Sample Analysis at Mars (SAM): sul Pianeta Rosso, Curiosity ha rilevato una chimica complessa e un accenno di composti organici.
Da quando John Grotzinger, project manager della missione Curiosity, ha dichiarato che i dati delle analisi del SAM (Sample Analysis at Mars) sul primo campione solido di suolo marziano sniffato dal rover, “segneranno i libri di storia”, è passata circa una settimana. Giorni in cui si sono susseguite in rete ipotesi, speculazioni e soprattutto titoli ad effetto che già davano per scontato che Curiosity avesse trovato le prove della vita su Marte.
Come avevamo anticipato, Curiosity ha trascorso il Giorno del Ringraziamento, scrutando possibili destinazioni e futuri target per il primo utilizzo del suo trapano.
Il lavoro di ricognizione segue il percorso verso il luogo chiamato “Point Lake”.
Curiosity è di nuovo in movimento.
Dopo aver soggiornato a Rocknest quasi un paio di mesi, riprende il suo cammino verso Glenelg ma non mancheranno naturalmente ulteriori tappe.
Avevamo lasciato Curiosity al lavoro a Rocknest, quando parte del quarto scoop era stato consegnato all’Observation Tray e alla Chemistry and Mineralogy (CheMin).
Da allora gli unici aggiornamenti sulla missione sono state le immagini pubblicate sul sito ufficiale.
Il rover della NASA Curiosity non ha rilevato metano nel cratere Gale su Marte. Questa la prima conclusione della teleconferenza di ieri sera trasmessa sul canale NASA ustream alle 18:00 ora italiana. Una notizia che probabilmente delude tutti coloro i quali vedevano nel metano un indicatore di tracce di vita sul Pianeta Rosso.
Curiosity ha ormai trascorso più di tre settimane a Rocknest dove ha completato per la prima volta tutte le operazioni relative allo studio di un campione di suolo marziano, tranne le analisi con il Sample Analysis at Mars (SAM) che verrà utilizzato a breve, forse con il prossimo scoop.