Come annunciato, ieri la sonda della NASA Cassini ha osservato la Cintura di Orione passare dietro ai geyser della luna di Saturno, Encelado. I dati rilevati durante l'occultazione forniranno informazioni sulla densità, sulla composizione dei pennacchi e sulla loro variabilità nel tempo.
La sonda della NASA Cassini incontrerà di nuovo Encelado nei prossimi mesi di missione ma mai più così vicino.
Il fly-by E-22 del 19 dicembre 2015 ha segnato l'ultimo sorvolo mirato sull'esotica luna di Saturno.
Come preannunciato, un paio di giorni fa la NASA ha rilasciato le immagini raw di Encelado, catturate dalla sonda Cassini durante l'ultimo flyby (E-21).
Manca solo un giorno al più eccitante sorvolo di Encelado, la luna di Saturno.
Domani alle 15:23 UTC la sonda della NASA Cassini passerà a soli 49 chilometri dalla superficie ghiacciata, volando attraverso gli esotici geyser del polo sud.
E' ormai da diverso tempo che gli scienziati sospettano un oceano sotto la crosta ghiacciata di Encelado, la luna di Saturno, ma le ultime analisi dei dati rilevati dalla sonda della NASA Cassini lasciano ben pochi dubbi. E non solo.
Come testimoniano le piccole perle di vetro vulcanico rinvenute nei campioni lunari delle missioni Apollo, molto tempo fa, sul nostro satellite eruttavano geyser di lava. Oggi, gli scienziati della Brown University e del Carnegie Institution for Science hanno individuato il gas volatile che guidava questo processo.
Un nuovo studio ha determinato il pH dei geyser di Encelado, un parametro fondamentale per comprendere i processi geochimici che avvengono all'interno della luna di Saturno, considerati determinanti per un ambiente in grado di ospitare la vita.
Una nuova ricerca. basata sui dati della sonda della NASA Cassini, suggerisce che i noti geyser della luna di Saturno, Encelado, potrebbero essere eruzioni continue e diffuse piuttosto che singoli getti, molti dei quali sarebbero solo un'illusione ottica, dovuta alla direzione dello spruzzo, all'angolo di osservazione ed alla geometria della frattura.
A dicembre 2013, la NASA aveva annunciato di aver individuato probabili geyser di vapore acqueo al polo sud di Europa, la luna di Giove.
La scoperta, avvenuta grazie ai dati spettroscopici rilevati dal telescopio spaziale Hubble a dicembre 2012, aveva suscitato grande entusiasmo.
Purtroppo, però, le osservazioni successive eseguite tra gennaio e febbraio di quest'anno non hanno mostrato alcun segno dei getti che, secondo le stime, dovevano propagarsi fino a 200 chilometri nello spazio.
Sembra un numero incredibile ma analizzando i dati rilevati dalla sonda della NASA Cassini, gli scienziati hanno contato oltre 101 geyser attivi sulla luna di Saturno Encelado.
L'esistenza di un oceano sotterraneo era stata a lungo ipotizzata e confermata lo scorso aprile ma i getti sono sempre stati considerati un ulteriore elemento intrigante, una possibile prova che l'acqua liquida del mare fosse in grado di risalire in superficie.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.