Gli astronomi della NASA e della Pennsylvania State University hanno usato satellite della NASA Swift per creare un mosaico in ultravioletto ad alta definizione della Grande e Piccola Nube di Magellano, le due principali galassie più vicine, considerate satelliti della Via Lattea.
Nonostante la missione dell'Osservatorio Spaziale Herschel dell'Agenzia Spaziale Europea sia terminata, i dati a disposizione continuano a fornire incredibili scoperte e a svelare i misteri dell'Universo.
Herschel è riuscito ad osservare una rara e massiccia fusione di due galassie: una collisione chiamata HXMM01, ad 11 miliardi di anni luce dalla Terra, risalente a quando il nostro Universo aveva 3 miliardi di anni.
Grazie alle osservazioni del Green Bank Telescope (GBT), presso il National Radio Astronomy Observatory (NRAO), gli astronomi hanno scoperto un cluster di nubi di idrogeno tra la galassia di Andromeda (M31) e del Triangolo (M33), mai osservato prima.
I ricercatori ipotizzano che questi residui rarefatti di gas facciano parte di serbatoi più grandi di gas caldo e ionizzato, ancora non identificati, che potrebbero accompagnare la materia oscura.
Scoperte enormi fontane magnetizzate di raggi gamma che eruttano gas dal centro della nostra Galassia.
La quantità di energia magnetica contenuta in questi geyser è pari a un milione di volte l'energia liberata dall'esplosione di una supernova, ha spiegato Ettore Carretti, astrofisico presso il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO) in Australia, che ha guidato il team di ricerca.
Il telescopio spaziale Hubble non smette di stupire: gli astronomi hanno scoperto un inedito gruppo di sette galassie primitive che si sono formate più di 13 miliardi di anni fa, quando l'Universo aveva meno del 4% della sua età attuale.
Tra le nuove scoperte, la galassia UDFj-39546284 che probabilmente esisteva quando l’Universo aveva solo 380 milioni di anni di età ed ora, detiene il primato della galassia più lontana e più antica mai osservata.
Il satellite Swift della NASA recentemente ha rilevato una crescente ondata di raggi x proveniente dall'interno della nostra galassia, la Via Lattea.
A segnalarne la presenza, una rara esplosione di una nova che emette raggi x.
Grazie al telescopio orbitale della NASA, Chandra X-ray Observatory, gli astronomi hanno determinato che la nostra galassia è circondata da un alone di gas caldo che si estende per centinaia di migliaia di anni luce: la massa stimata di tutto l'alone è paragonabile alla massa delle stelle di tutta la Via Lattea.
Se la dimensione e la massa di questo alone di gas fosse confermata, la scoperta potrebbe anche essere una spiegazione per il problema noto come "barione mancante".
La nostra galassia è speciale ma non unica: per la prima volta gli astronomi hanno scoperto due galassie lontane che sono perfettamente uguali alla nostra.
Le galassie a spirale sono molto comuni nell'universo ma le due scoperte sembrano praticamente identiche alla Via Lattea, comprese le relativi galassie satellite come le nubi di Magellano.
Sono galassie ricche di gas ma prive di stelle.
Si pensa che siano i mattoni dell'Universo primordiale: galassie che potrebbero aver fornito il gas a galassie maggiori le quali sarebbero poi state in grado di formare le stelle che vediamo oggi.