Il primo buco nero "fotografato" dal progetto EHT è stato rivisitato da un sistema di Intelligenza Artificiale per rivelare dettagli inediti
Nuovo risultato dell’Event Horizon Telescope, che ha ripreso il "parsec centrale" del blazar J1924-2914 con una risoluzione inedita, rivelando nuovi dettagli del nucleo galattico attivo.
La tanto attesa conferenza stampa di oggi ha rivelato la prima immagine "risolta" del buco nero supermassiccio SgrA*, un mostro da 4 milioni di masse solari a 27000 anni luce da noi. Si tratta di un risultato storico, a cui l'Europa ha dato un contributo preponderante.
Tra una settimana verrà fatto un annuncio importante dalla collaborazione EHT, presumibilmente le prime immagini del buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia!
L'ormai celebre buco nero supermassiccio di M87, il primo e per ora unico ad essere stato "fotografato", ha rivelato sottili cambiamenti da un anno all'altro.
A distanza di anno dalla famosa foto del buco nero M87, gli scienziati propongono un metodo per renderla ancora più nitida estendendo il progetto Event Horizon Telescope (EHT).
A causa della crisi pandemica, le tre antenne gravitazionali hanno anticipato la fine del ciclo osservativo; intanto anche il progetto EHT e importanti società aerospaziali d'oltreoceano cadono vittime di COVID-19.
Un anno fa il mondo vide la prima, confusa immagine di un buco nero; quella figura nasconde una struttura molto più intricata, fatta di innumerevoli anelli di luce la cui impronta potrebbe essere rivelata dai futuri radiointerferometri nello spazio.
Il 2019 è stato ricco di eventi importanti per l'astronomia e l'astronautica. Speriamo lo sia anche il 2020...
Quella del buco nero al centro di questa galassia ellittica gigante è stata definita "immagine del secolo", ma è solo l'ultima di una serie di indagini a risoluzione crescente compiute tramite radiointerferometri.