Voyager 1

Credit: NASA/JPL-Caltech

Oggi si è generata una certa confusione di notizie in merito al viaggio della sonda della NASA Voyager 1.
Un documento accettato per la pubblicazione dall'American Geophysical Union riporta che la Voyager 1 non subisce più l'influenza del Sole ed uscita è dall'eliosfera. Ma leggendo con attenzione, si nota che i dati a cui si fa riferimento sono gli stessi resi noti dagli scienziati i primi dello scorso dicembre.

Il team di missione aveva in realtà annunciato che la sonda era entrata in una nuova regione dello spazio, una sorta di autostrada magnetica per le particelle cariche, che consente a quelle che hanno origine nella nostra eliosfera di sfuggire, mentre permette alle particelle cariche ad alta energia dello spazio interstellare di fluire verso l’interno.

Ma gli scienziati ritengono che questa zona sia ancora all'interno del nostro Sistema Solare.

Il portavoce del JPL Jia-Rui Cook ha fatto notare che nella pubblicazione non si fa alcun riferimento al campo magnetico.

In base ai modelli, un oggetto in uscita dall'eliopausa dovrebbe sperimentare tre situazioni: un forte aumento delle collisioni dei raggi cosmici, un calo drammatico delle particelle provenienti dal Sole ed un cambiamento nella direzione del campo magnetico circostante. Di queste, l'ultima condizione ancora non è stata verificata.

Grazie al sito universetoday.com abbiamo una conferma diretta:

"Il team della Voyager è a conoscenza dei report di oggi sulla Voyager che ha lasciato il Sistema Solare", ha detto Edward Stone, scienziato del progetto presso il California Institute of Technology, Pasadena, California. "L'opinione del team scientifico della Voyager 1 è che non ha ancora lasciato il Sistema Solare o raggiunto lo spazio interstellare. Nel mese di dicembre 2012 il team scientifico della Voyager ha riferito che la Voyager 1 era all'interno di una nuova regione chiamata 'autostrada magnetica' in cui le particelle energetiche cambiano radicalmente. Un cambiamento della direzione del campo magnetico è l'ultimo indicatore fondamentale  per raggiungere lo spazio interstellare e questo cambiamento di direzione non è stato ancora osservato".

L'AGU ha quindi provveduto a ristampare il comunicato con un titolo diverso: da "Voyager 1 Has Left the Solar System, Sudden Changes in Cosmic Rays Indicate("La Voyager 1 ha lasciato il Sistema Solare, lo indicano sbalzi di raggi cosmici") è diventato "Voyager 1 has entered a new region of space, sudden changes in cosmic rays indicate”  ("La Voyager 1 è entrata in una nuova regione dello spazio, lo indicano sbalzi di raggi cosmic").
Così la nuova carta alla fine è uguale ai risultati precedenti!

Gli autori del documento, William Webber and F.B. McDonald, citano gli eventi della scorsa estate quando la Voyager 1 ha misurato drastici cambiamenti nei livelli di radiazioni, giunta a 18 miliardi di chilometri dal Sole.
Il 28 luglio le particelle cariche provenienti dal nostro Sistema Solare si erano dimezzate ma avevano poi ripreso vigore appena tre giorni più tardi. La situazione si ripresentò il 25 agosto 2012 quando il livello di raggi cosmici è aumentato notevolmente contro un calo improvviso delle particelle cariche solari.

Di un cambiamento delle linee del campo magnetico ancora nessuna traccia.