Su Titano, lievi fluttuazioni di temperatura, pressione o composizione nei bacini di idrocarburi potrebbero separare rapidamente l'azoto dal metano e dall'etano generando bolle effervescenti come quelle di una bibita gassata. L'esperimento è stato condotto dagli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA che hanno simulato in laboratorio le condizioni climatiche della luna di Saturno.
E' la caratteristica più vistosa presente su Plutone, una grande pianura chiamata Sputnik Planum a forma di cuore. Da quando la sonda della NASA New Horizons ha eseguito lo storico sorvolo lo scorso anno, abbiamo scoperto molto sulla sua composizione ma come si è formata? Se ne sono occupati due ricercatori del Laboratoire de météorologie dynamique (CNRS/École polytechnique/UPMC/ENS Paris) che hanno pubblicato i loro risultati sulla rivista Nature.
Le osservazioni dell'atmosfera terrestre dallo spazio, stanno aiutando gli astrofisici nella ricerca della vita sui altri mondi.
Identificare e misurare i livelli di azoto su un pianeta extrasolare, potrebbe essere fondamentale per valutare la sua abitabilità.
Se Titano oggi rappresenta uno dei potenziali paradisi del nostro Sistema Solare per gli astrobiologi, un tempo potrebbe essere stato un mondo molto freddo ed ostile per la vita.
L'azoto è stato rilevato per la prima volta dai laboratori di Curiosity, durante le analisi dei campioni di roccia marziana. Contemporaneamente, una perdita indesiderata di un prodotto chimico utilizzato dal rover per marcare le molecole organiche complesse, sembra aver fatto casualmente il suo lavoro. Le ultime novità sono state presentate in due occasioni distinte.
Un team di astronomi guidato dal Ph.D. Yoshiharu Shinnaka e dal professor Hideyo Kawakita, entrambe della Kyoto Sangyo University, hanno avuto l'occasione di tenere sotto osservazione la cometa ISON durante la sua luminosa performance di novembre 2013, con il Subaru Telescope presso l'Osservatorio di Mauna Kea, nelle Hawaii.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.