I dati raccolti da Alice, lo strumento NASA a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, hanno rivelato che il rapido sciogliemento delle molecole di acqua e di anidride carbonica sulla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, è dovuto agli elettroni e non direttamente ai fotoni provenienti dal Sole, come ritenuto finora.
La sonda dell'ESA Rosetta, che lo scorso sabato ha festeggiato un mese dall'arrivo alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, sta progressivamente abbassando la sua orbita mentre continuano le analisi con gli strumenti di bordo per caratterizzare l'oggetto.
Domani dovrebbe raggiungere i 30 chilometri di quota.
Lo spettrografo ultravioletto ALICE, a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, ha restituito i primi dati sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.
Lo spettro nel lontano ultravioletto ha mostrato una superficie insolitamente scura, più scura del carbone, e priva di importanti aree esposte di ghiaccio d'acqua, nonostante la cometa si trovi ancora troppo lontano dal calore del Sole perché si verifichi evaporazione.
Dati curiosi anche per il team di missione.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.