Mappa globale di Cerere realizzata sulla base delle riprese della sonda Dawn effettuate in orbita HAMO (1470 km di altezza); invece dei colori naturali, qui uno dei tre filtri utilizzati è nel vicino infrarosso anzichè nel rosso. Inoltre, rispetto all'immagine originale, contrasto e saturazione sono state accentuate per apprezzare meglio le lievi sfumature dovute a differenti tipi di terreno.
Mostrate in occasione della 47° conferenza Lunar and Planetary Science, le attesissime immagini del cratere Occator di Cerere riprese dalla sonda della NASA Dawn durante l'orbita LAMO.
Ecco la prima immagine a risoluzione LAMO (35 m/pixel) e a colori della più celebre caratteristica di Cerere, il "Bright Spot 5" all'interno del cratere Occator.
I misteriosi "Bright Spot" su Cerere mostrano inaspettate variazioni di luminosità, non solo a causa della rotazione del pianeta nano ma anche durante le ore diurne, suggerendo che la materia di cui sono composti sia volatile ed evapori grazie al calore della luce solare. Queste osservazioni, però, non arrivano dalla sonda della NASA Dawn che è in orbita attorno a Cerere da oltre un anno, ma dallo spettrografo HARPS all'Osservatorio dell'ESO in Cile.
Pochi giorni fa, la sonda Dawn ha celebrato l'anniversario della sua cattura gravitazionale da parte di Cerere; ormai sono 3 mesi che ha raggiunto l'orbita più bassa e da lì continua ad inviare spettacolari immagini...
Spettacolare ricostruzione 3D dell'enigmatica montagna a tronco di cono su Cerere, alta in media 4km.
Una delle ultime immagini Dawn pubblicate (qui ruotata e processata) è una vista obliqua dell'antico cratere Fluusa (59 km di diametro, sulla sinistra) e del terreno fortemente craterizzato che lo circonda.
Una spettacolare vista del cratere Juling (20 kilometri di diametro), ripreso lateralmente dalla sonda Dawn.
Diverse osservazioni, fatte anche da terra da un team italiano, mostrano che le strutture più brillanti sul pianeta nano sono associate a fenomeni transitori, nebbie o foschie (hazes) con un ciclo diurno, probabilmente dovute alla sublimazione del ghiaccio d'acqua.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.