Scritto: Venerdì, 26 Febbraio 2016 16:30 Ultima modifica: Lunedì, 29 Febbraio 2016 08:02

Uno sguardo da vicino al polo sud di Chury


Ora che Rosetta può nuovamente volare vicino al nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, dopo il perielio del 13 agosto 2015, gli scienziati sono stati in grado di ottenere nuove viste ravvicinate dell'emisfero meridionale.

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Uno sguardo da vicino al polo sud di Chury
Credit: ESA/Rosetta/OSIRIS/El-Maarry et al (2016, in preparation)

Questa settimana la sonda si è avvicinata fino a 35 chilometri dal nucleo, il che significa che la fotocamera ad alta risoluzione OSIRIS è stata in grado di catturare immagini con una risoluzione di circa 80 centimetri per pixel.

Grazie a questi dati, il team ha pubblicato nuove mappe aggiornate, in cui sono state completate zone ancora non definite e stabiliti i confini di tre nuove regioni: Bes, Geb e Neith.

Seguendo la nomenclatura già assegnata alle altre 23 regioni, anche queste prendono il nome da divinità egizie.
"Le regioni del polo sud seguono con lo stesso criterio di denominazione con divinità maschili per il grande lobo della cometa (o corpo) e divinità femminili per il piccolo lobo (o testa), mentre le regioni del collo, Hapi nell'emisfero settentrionale e Sobek in quello meridionale, rappresentano gli dei del Nilo", ha spiegato nel report Ramy El-Maarry dell'Università di Berna, membro del team di mappatura del nucleo.

"L'emisfero meridionale sembra appiattito rispetto al nord ma possiamo ancora trovare grandi scogliere nella regione di Neith sul piccolo lobo (dalla parte opposta di Hathor a nord), Geb e Anhur sul grande lobo (contrapposte a Seth)"
"Ci sono meno variazioni dovute all'assenza di depositi lisci, di una patina polverosa e di grandi depressioni", spiega ancora Ramy, aggiungendo "il vantaggio è che senza polvere possiamo studiare la superficie effettiva del nucleo e abbiamo meno nomi da memorizzare!".

Tuttavia, anche se questa mappa fornisce già un utile guida per il polo sud di Chury, il team avrà bisogno ancora di altre immagini per definire con precisioni caratteristiche e confini.

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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