Nell'immagine in apertura, il piccolo lobo (o testa) della cometa è in primo piano, verso la parte superiore sinistra del riquadro, mentre il grande lobo è più lontano, nella parte in basso a destra. La vista rivela la maggior parte dell'emisfero meridionale della cometa, che sta sperimentando una estate breve e intensa dal maggio del 2015. La porzione illuminata del grande lobo è dominata dalla regione meridionale di Anhur, con porzioni di Sobek sul "collo" che unisce i due lobi. Si vedono porzioni pianeggianti di Aker e Khepry verso il bordo superiore.
Un certo numero di regioni sono visibili sul piccolo lobo: Maftet, Dado e Serqet in basso a sinistra, Bastet sul bordo superiore destro del lobo, ma in particolare la vasta cavità circolare di Hatmehit in alto a sinistra, e la regione apparentemente piatta di Wosret al centro dell'immagine. Il contrasto tra il fondo di Hatmehit, coperto di polvere e massi, e le caratteristiche accidentate della limitrofa Wosret limitrofa è stato immortalato anche in un'altra immagine suggestiva, riportata qui sotto e scattata con la fotocamera ad angolo stretto il 13 febbraio.
Questa peraltro è proprio la zona di confine dove si è posato lo sfortunato lander Philae, dopo essere rimbalzato via da Agilka.
Immagine OSIRIS narrow-angle ripresa il 13 Febbraio da 45.8 km (0.82 m/pixel)- Copyright ESA/Rosetta/NavCam – CC BY-SA IGO 3.0
Fonte: http://blogs.esa.int/rosetta/2016/02/19/cometwatch-february-part-1/