Un piccolo frammento di un meteorite arrivato sulla Terra una dozzina di anni fa potrebbe appartenere ad un asteroide sconosciuto delle dimensioni di Cerere, l'oggetto più grande nella fascia principale degli asteroidi visitato dalla sonda Dawn della NASA.
Curiosity potrebbe aver trovato un grosso meteorite. Il masso, dal colore metallico, è diverso da ogni altro nel paesaggio circostante.
Il cratere d'impatto "Roter Kamm" in Namibia, fotografato dal satellite europeo Copernicus Sentinel-2 mission.
Da marzo 2017, la Luna è sorvegliata speciale nell'ambito del progetto NELIOTA dell'Agenzia Spaziale Europea ESA che si propone di registrare i "bagliori lunari", ossia i lampi di luce che generati dagli asteroidi che si scontrano energicamente con la superficie lunare.
Curiosity ha recentemente individuato due strane rocce che potrebbero essere meteoriti e uno di questi è stato bersaglio del laser ChemCam.
Questo è un piccolo frammento da poco rinvenuto dell'asteroide che il 2 giugno ha attraversato i cieli del Botswana.
Dopo l'incontro con "Egg Rock", il rover della NASA Curiosity ha fotografato un altro meteorite durante il sol 1577.
Con l'ultimo report, avevamo lasciato Curiosity a fine settembre, subito dopo aver prelevato un campione da "Quela" ma l'ultimo mese è stato altrettanto ricco di eventi.
Si chiama Österplana 65 (Oest 65) ed una piccola roccia, delle dimensioni di un biscotto, proveniente dallo spazio trovata in una cava di calcare a Thorsberg, in Svezia, chimicamente diversa da ogni altro oggetto presente nelle collezioni.
No, non è il titolo di un film ma da qualche ora stanno circolando diversi report in base ai quali un autista di autobus sarebbe rimasto ucciso nel sud dell'India da un frammento di meteorite piovuto dal cielo. Neanche a farlo a posta, oggi che è stata diffusa la notizia, era in corso una conferenza sul prossimo Asteroid Day, una giornata globale che ha lo scopo di rendere il pubblico consapevole dei rischi legati ai potenziali impatti degli asteroidi con la Terra.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.