Ecco la zona di atterraggio di Perseverance, stavolta ripresa dallo strumento CaSSIS della sonda ESA-Roscosmos
Il Trace Gas Orbiter della missione congiunta ESA-Roscosmos ExoMars ha rilevato un nuovo gas nell'atmosfera di Marte, oltre ad aver fornito altre informazioni su come il pianeta sta continuando a perdere la sua acqua.
Un alone di ossigeno verde brillante circonda Marte. E' la prima volta che questo fenomeno viene rilevato su un pianeta diverso dalla Terra.
Ritardi di varia natura, aggravati dalla crisi per il corona-virus, hanno costretto ESA e RosCosmos a un nuovo rinvio di ben 26 mesi per il lancio del rover marziano Rosalind Franklin. Intanto, l'omologo americano è sui blocchi di partenza ed ha appena ricevuto un nome. Aggiornamento
La fotocamera PanCam è stata da poco installata sul supporto alto 2 metri del rover europeo (già Mars 2020)
Questa è una porzione del cratere Korolev nell'emisfero Nord di Marte, visto dalla sonda europea Exomars/TGO.
Ieri a Kiruna, in Svezia, si è svolto con successo il primo test di apertura sul secondo paracadute principale del rover Exomars.
La sonda Trace Gas Orbiter (TGO) della missione congiunta ESA / Roskosmos, lanciata un anno fa ed in orbita attorno a Marte dal 19 ottobre 2016, ha appena terminato i test di calibrazione della strumentazione scientifica ed è pronta ad iniziare la campagna di aerobreaking.
Arrivato in orbita attorno a Marte il 19 ottobre 2016, il Trace Gas Orbiter (TGO), della missione congiunta ESA/Roscosmos ExoMars, ha portato a termine una serie di manovre necessarie per raggiungere l'orbita operativa finale. La sonda ha come obiettivo principale lo studio dell'atmosfera del pianeta.
La costruzione del rover della missione ExoMars è stata recentemente confermata, in linea con il programma che fissava la nuova data di lancio a luglio 2020.
Un accordo firmato dall'ESA e dalla Thales Alenia Space il 16 dicembre sancisce il completamento degli elementi europei.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.