GN-z11 è il nome della galassia più antica e lontana osservata finora. Si trova a circa 13,4 miliardi di anni luce da noi.
Dopo 3 anni di elaborazioni, la "Planck Legacy" pubblica nuove stime estremamente precise sulle caratteristiche dell'Universo basate sulla radiazione fossile, compreso il movimento del Sole e della Via Lattea rispetto ad essa. Ma le incongruenze sulla costante di Hubble risultano ancora più incolmabili!
Al centro della galassia "starburst" CR7 potrebbe esserci un buco nero priomordiale, formatosi dal collasso diretto del gas poco dopo il Big Bang.
Un remotissimo oggetto scoperto con il telescopio spaziale Hubble ha sbriciolato il record precedente, portandoci a soli 400 milioni di anni dal Big Bang!
La recente osservazione di un "lampo" radio generato da una galassia a 6 miliardi gli anni luce conferma il Modello Standard cosmologico.
Un'antica nube di gas nello spazio profondo potrebbe essere ciò che resta delle prime stelle dell'Universo.
La scoperta arriva da un gruppo di scienziati australiani e statunitensi che, grazie al Very Large Telescope in Cile, sono riusciti a decifrare la composizione dell'oggetto formatosi 1,8 miliardi di anni dopo il Big Bang.
EGS8p7 potrebbe essere una delle galassie più lontane conosciute finora, a 13,2 miliardi di anni luce di distanza, risalente ad un epoca in cui l'Universo aveva appena 600 milioni di anni. E' stata scoperta da un team di ricercatori della Caltech che da tempo si dedica alla ricerca e all'osservazione degli oggetti astronomici più antichi.
L'Universo si sta spegnendo lentamente. La conferma arriva da un recente studio che ha cercato di determinare il bilancio energetico dell'Universo locale, studiando più di 200 000 galassie.
L'elemento chimico, importante nello studio della nascita ed evoluzione dell'universo, è stato visto per la prima volta nel materiale espulso da una nova da un team in buona parte italiano.
Grazie al VLT (Very Large Telescope) dell'ESO, un gruppo di astronomi, guidati da David Sobral, dell'Institute of Astrophysics and Space Sciences, della Faculty of Sciences dell'Università di Lisbona in Portogallo e del Leiden Observatory nei Paesi Bassi, ha scoperto la galassia più brillante del primo Universo. Al suo interno sono state identificate stelle di prima generazione, ossia gli oggetti massicci e brillanti che hanno prodotto i primi elementi pesanti della storia, finora solo previsti dalle teorie.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.