Le occultazioni stellari su questo remoto pianeta nano hanno rivelato la presenza di un secondo anello, più sottile e interno rispetto a quello già noto, la cui esistenza è difficile da spiegare.
Il telescopio spaziale ha effettuato la sua prima osservazione di occultamento stellare, osservando gli anelli di questo "centauro" e raccogliendo anche indizi sulla sua composizione superficiale.
Un allineamento inedito tra il satellite di Marte Deimos, Giove e i suoi satelliti, colto dalla sonda europea Mars Express lo scorso 14 febbraio
Confermata l'attività cometaria, la conoscenza dell'orbita migliora e si prevede anche una occultazione stellare a settembre...
Il più famoso tra gli asteroidi potenzialmente pericolosi è appena giunto alla minima distanza da noi e le osservazioni radar, insieme ad una imminente occultazione stellare, potrebbero svelarne la forma e la sua reale pericolosità.
Un progetto di "citizen science" ha permesso di studiare l'occultazione di una stella doppia da parte di un corpo trans-nettuniano, rivelatosi doppio anch'esso.
Domani ci sarà l'ultima opportunità di osservare una occultazione stellare da parte del KBO, a soli 5 mesi dall'incontro con New Horizons. Cosa ci si aspetta di vedere?
A due mesi dalla pubblicazione del primo catalogo astrometrico completo, mentre l'attesa cresce spasmodica, il satellite ha permesso di scoprire un nuovo ammasso stellare e di osservare un insolito, spettacolare fenomeno causato dall'atmosfera dell'enigmatico satellite di Nettuno!
La squadra di telescopi argenti schierata dal team della NASA New Horizons ha avuto nuovamente successo ed alle 12:50 ora locale del 17 luglio è riuscita ad osservare il piccolo oggetto della fascia di Kuiper 2014 MU69 mentre transitava davanti ad una stella. L'evento noto come occultazione fornirà nuove importanti informazioni agli scienziati prima dell'incontro con la sonda nel 2019.
Lo scorso 22 Giugno, questo asteroide centauro ha occultato una stella di quattordicesima magnitudine, mostrando nuovamente evidenza dei suoi anelli. Le osservazioni sarebbero state impossibili senza il contributo di Gaia, con le sue misure accurate sulla posizione della stella.