In alto, mosaico di 3 immagini scattate con la ONC-T tra le 8:13 e le 9:33 UTC; in basso, la corrispondente regione, evidenziata in rosso, sulla immagine ONC-W ripresa durante il rilascio di uno dei due target marker (immagine pubblicata ieri).
Il rilascio e la lenta discesa dei due "Target Markers" verso Ryugu, in queste due spettacolari sequenze riprese ieri da Hayabusa-2.
Adesso è ufficiale, Hayabusa-2 sta davvero effettuando la "target marker separation operation" (TM-ORB), come preannunciato ieri in questo Blog.
Il grafico dei dati raccolti dall'altimetro-laser (LIDAR) a bordo dalla sonda giapponese Hayabusa-2 mostra inequivocabilmente che, da giovedi, è iniziata una nuova discesa verso l'asteroide Ryugu.
Nelle prossime ore la Terra incontrerà due asteroidi PHA, a 20 ore uno dall'altro. Scoperti anni addietro, come per un enigmatico appuntamento astrale, passeranno alla stessa distanza, a meno dello 0,07%.
Giovedi sera un asteroide di 10 metri è passato a soli 31500 km di altezza, dentro la fascia dei satelliti geostazionari; venendo contro sole, è stato scoperto solo dopo che ci aveva sfiorati.
Questi due stereogrammi si basano su un modello tridimensionale completo di Bennu, realizzato recentemente dallo strumento OLA a bordo di OSIRIS-REx.
La sonda si prepara a rilasciare l'ultimo "rover" Minerva-2 su Ryugu, intanto ha appena sigillato nella capsula di rientro i campioni da riportare a Terra.
Solo ieri si è saputo di un piccolo asteroide che, la sera del 20 agosto, è passato a 43000 km dalla superficie terrestre; anche se ci avesse colpito, non avrebbe fatto comunque alcun danno...
Questo è l'andamento, in quasi 2 anni, della frequenza di "incontri ravvicinati" tra la Terra e gli asteroidi NEO; essa mostra che abbiamo appena superato il minimo per il 2019, un minimo non reale ma dovuto ai nostri limiti osservativi.