LRO ha fotografato il luogo in cui scese, nella sera del 6 Settembre, il lander indiano; analizziamo i segni dell'impatto...
Questo panorama, ricavato dalle immagini della sonda americana LRO, mostra la zona del presunto schianto del lander indiano, a circa 600 km dal polo sud lunare.
Con i mezzi moderni, si è riusciti a simulare in maniera credibile la vista di Neil Armstrong nei minuti che precedettero l'atterraggio...
Nel 2006 la sonda europea SMART-1, dopo 3 anni di lavoro, si schiantò sulla Luna; ora, finalmente, LRO ha fotografato il luogo d'impatto.
Spettacolare vista obliqua del cratere chiamato Pierazzo (in onore di un'astronoma italiana scomparsa 7 anni fa) ripreso alla fine del 2017 da LRO.
Di certo non è una delle migliori immagini della Luna ma per gli scienziati uno scatto mal riuscito può raccontare molte cose!
Questa immagine è stata ripresa dalla Narrow Angle Camera (NAC) della fotocamera LROC (Lunar Reconnaissance Orbiter Camera) a bordo della sonda della NASA LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter). Rappresenta una curiosa caratteristica a forma di "X" sul fondo del cratere Stevinus, nella parte sud-orientale della Luna (32.49°S, 54.14°E).
E' stato cercato a lungo ed era l'unico mancante all'appello, adesso finalmente la "Lunar Reconnaissance Orbiter Camera" (LROC) lo ha fotografato nel "Mare Insularum" a 260 km dal cratere Copernicus.
La sonda della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) ha recentemente catturato questa vista unica della Terra che sembra sorgere dalla superficie lunare.
Quando in molti saranno con il naso all'insù nella notte tra il 27 e il 28 settembre per ammirare l'eclissi totale di superluna, anche la sonda della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) entrerà nel cono d'ombra della Terra.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.